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venerdì, Aprile 19, 2024
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La Regione e i trasporti marittimi

Una riunione fiume con i sindaci delle isole non ha affrontato il tema dei Trasporti. Il commento del presidente di Telesud Massimo Marino.

Lunedì scorso è avvenuto qualcosa che i primi cittadini delle isole siciliane hanno definito “storico”. Una riunione fiume, durata OTTO ore, per affrontare tante problematiche: dalle palestre nelle scuole ai contenziosi in corso; dal turismo alle stazioni marittime. Alla presenza di TUTTI gli assessori regionali e dei dirigenti dei vari dipartimenti convocati all’unisono dal Governatore. Ed il presidente della Regione è stato, almeno nelle intenzioni, chiarissimo: operare su tutti i fronti e subito. Scongelare le somme dei contenziosi e dare vita, entro la prossima estate, alle mini stazioni di transito. Se così sarà, c’è davvero da definire “storico” l’incontro considerando la burocrazia regionale. UNICO tema rimasto a margine della riunione, il servizio di trasporto marittimo che Musumeci ha espressamente demandato perché “argomento delicato”. Insomma, i fatti di cronaca degli ultimi mesi che hanno coinvolto la Liberty Lines fanno muovere il Governatore con i piedi di piombo. Comprensibile. L’appalto scadrà dopo l’estate 2020 e non ha nessuna intenzione di andare in proroga. Per questo vorrebbe bandire in primavera le nuove tratte. Si ventila che Musumeci vorrebbe diversificare i servizi in regime convenzionato; addirittura anche per il trasporto passeggeri via elicottero con 5 milioni destinati. Possibile anche che “i barconi” rientrino nel bando. In pratica, senza girarci intorno, di tutto per non dare l’impressione di “un nuovo monopolio” alla Liberty Lines che con ogni probabilità se lo aggiudicherà nuovamente. In Europa sono pochissime le strutturate per servizi di aliscafi; ancor meno quelle pronte ad organizzarsi in tal senso. Anche questa volontà del Governatore è comprensibile. Tuttavia, non bisognerà eccedere in uno spirito punitivo, qualora questo balenasse nelle future scelte politiche. I procedimenti giudiziari sono in corso ed avranno vita lunga. Fino a quel giorno vige, per i Morace così come per qualunque indagato/imputato, la presunzione di non colpevolezza e, fra l’altro, sia padre che figlio, coinvolti nello scandalo Mare Monstrum, sono oggi fuori dalle scelte aziendali. Il comandante Vittorio si riguarda nel suo buen retiro dai gravi acciacchi di salute mentre Ettore si è trasferito alle Baleari dove lavora per l’omonima compagnia di navigazione. Insomma, adesso c’è un management autonomo, non sfiorato dalle inchieste, che gestisce un gruppo con oltre 600 lavoratori. Molti di questi sono a Trapani. È chiaro che le incertezze di programmazione, per non parlare degli eventuali tagli di tratte, incideranno sul futuro occupazionale del territorio. Tutto deve essere fatto nella massima trasparenza, certamente; così come il mercato deve essere “libero” per davvero. Ciò detto, bisognerà sconfessare ogni qualunquismo giustizialista o, peggio, idee bislacche – quella degli elicotteri ci sembra tale – che non farebbero altro che danneggiare la “nostra” occupazione, già precaria, così come i servizi per i passeggeri.

Massimo Marino
Presidente di Telesud

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