L’associazione Erythros, nata dal comitato spontaneo Salviamo le Eritrine, stamane ha messo a dimora proprio due giovani alberi di eritrina. Uno in viale Duca d’Aosta, proprio lì dove iniziò la battaglia civica per evitare l’abbattimento delle piante secolari. La giovane eritrina ha preso il posto lasciato libero da una vecchia pianta abbattuta perché ritenuta malata. L’altro albero è stato piantato in piazza Vittorio Veneto nell’ampio marciapiede di fronte la Questura. Qui l’eritrina fu abbattuta perché alcuni rami furono spezzati dal vento e fu osservato che il tronco era ormai cavo e necessitava l’abbattimento. L’associazione Erythros, attualmente presieduta da Elena Lombardo, in questi anni ha difeso le eritrine dagli abbattimenti senza ragioni, ma riconosce anche la necessità di rimuovere le piante che possono rappresentare un pericolo pubblico. Ne chiede però la sostituzione. ll contributo più importante dell’associazione, che è intervenuta in diverse altre occasioni, è però il percorso che ha portato alla redazione delle schede, consegnate al Comune lo scorso anno a maggio, che classificano le eritrine come alberi monumentali. I soci di Erythros in questi anni hanno realizzato in prima persona, affiancandosi all’asfittico settore del verde pubblico del comune, sempre a corto di uomini e risorse, una serie di interventi volti ad incrementare il patrimonio arboreo della città. Grazie ad Erythros, Trapani ha un’area verde in più, in via Barraco, sottratta all’incuria: 2000 metri quadrati di piante e aiuole.
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