Pubblicato il rapporto ISPRA 2024 sui rifiuti urbani in Italia.
La raccolta differenziata va al 66,6% con un +1,4%. Il riciclo, invece, procede ma lentamente: 50,8 % segnalando un 15,8 % di impurità.
La discarica raccoglie ormai il 15,8% dei rifiuti.
L’incenerimento, invece, rimane sotto il 19% con 35 inceneritori e 11 co-inceneritori.
Se i rifiuti aumentano, però, lo si deve al nord, dove incrementano del 2,3% mentre al Centro e al Sud calano.
La regione che di gran lunga produce più rifiuti con 639 kg pro-capite è l’Emilia Romagna.
La Raccolta Differenziata di questa regione, che risulta seconda solo al Veneto per il 77,1%, risulta “drogata” da questa anomalia dove i cassonetti stradali o a calotta la fanno da padrone.
Emblematico è il caso di Reggio Emilia che a fronte di una RD all’83% fa registrare una produzione pro-capite di 739 kg per persona.
Il centro, a parte Roma dove il riciclo oscilla sul 30%, progredisce seppur molto lentamente mentre il sud avanza.
La Sicilia poi sta facendo registrare progressi accelerati (58%) con la provincia di Trapani che traguarda il 78%.
È Potenza la città dove si producono meno rifiuti pro-capite con 357 kg, meno della metà
di quelli di Reggio Emilia.
La provincia più virtuosa è Treviso con l’89,1% di RD mentre quella con minor RD è
Palermo con appena il 16,9%. Catania, invece, ha il 34,7%.