Trapani, ritorna l’emergenza salme

Sono 104 le salme in attesa di sepoltura al cimitero di Trapani. 23, invece, le urne cinerarie. 

Le salme sono state posizionate, per adesso, nel deposito, nella chiesa e nella chiesetta. Locali, questi, adibiti da tempo alla sosta dei feretri.

Sul tema era intervenuto, nel consiglio comunale di giovedì, il consigliere del Movimento per l’Autonomia, Tore Fileccia.

«Allo stato attuale – ha detto il consigliere Fileccia – ci sono più di cento salme in attesa di sepoltura ma in assenza del bilancio potrebbero aumentare. Questo porta ovviamente all’allungamento dei tempi. Tra l’altro nel deposito della chiesetta interna c’è la presenza di barriere architettoniche che privano molti cittadini con disabilità di visitare i propri cari defunti. Spiace riscontrare tutto ciò e ci auguriamo che, a breve, anche tramite strutture removibili, la problematica possa essere risolta».

A rispondere era stato il primo cittadino, Giacomo Tranchida.

«Al cimitero – ha spiegato il sindaco – c’è un problema di opere urgenti che bisogna fare da tempo: investimenti copiosi che sono all’evidenza dell’assessore La Porta e degli uffici, sia per il padiglione dei bambini sia per altri interventi che sono necessari. Si va avanti e si spera che, nel giro di qualche settimana, il numero possa ridursi».

I lavori per quanto riguarda le tumulazioni e le estumulazioni sono stati fermi per un mese, principalmente, per la mancanza del bilancio che da settimane fa molto discutere. Essendo, però, un servizio essenziale, tutto si è risolto con le tre delibere tampone approvate dalla Giunta ad inizio gennaio.

Attualmente, dunque, i lavori sono ricominciati e nel giro di dieci giorni, proprio perché si fanno dalle 6 alle 8 tumulazioni al giorno, la situazione dovrebbe ridursi del 50 %.