La paventata soppressione della Corte di giustizia tributaria e la cronica carenza di organico al Palazzo di giustizia di Trapani rappresentano criticità di rilievo che hanno spinto gli avvocati a proclamare lo stato di agitazione.
Il piano del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che prevede l’accorpamento dell’organo giudiziario con quello di Palermo, mette a rischio l’unico presidio di giustizia tributaria operante a livello provinciale. Una decisione che, se attuata, penalizzerebbe fortemente il territorio trapanese. Sulle due questioni è intervenuto, Salvatore Longo, presidente dell’Ordine degli avvocati di Trapani.
