«Un tratto di costa, tra la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e il territorio di Castellammare del Golfo fino a Scopello, affonda da anni nell’incuria e nel degrado. Nonostante le denunce dei comitati e delle associazioni ambientali, gli Enti locali continuano a tacere». Lo sostiene il deputato nazionale Antonio Lombardo che con una interrogazione in cui chiede al neo ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani interventi di recupero ambientale dell’area di Scopello e più in generale nel territorio trapanese. «In ampie zone della baia di Scopello – spiega Lombardo – non è garantito l’accesso al mare, le sue bellezze naturali e paesaggistiche sono mortificate dal troppo cemento e gli antichi sentieri sono ormai dimenticati e stravolti. L’esplosione del turismo, decisivo nello sviluppo di un’intensa urbanizzazione che non ha risparmiato neppure le adiacenti aree montane all’interno dei siti ‘pluriprotetti’, nel periodo estivo provoca una significativa crescita delle presenze».
«Anche i comuni limitrofi – denuncia Lombardo – hanno registrato un aumento rilevante dell’attività turistica con il conseguente moltiplicarsi degli interventi edilizi che ha impoverito drasticamente le qualità ambientali e paesaggistiche del territorio. Nonostante le molteplici criticità evidenziate in apposite relazioni cartografiche e fotografiche presentate da Legambiente e altre associazioni alle autorità locali e regionali, le violazioni alle normative nazionali e comunitarie lungo tutta l’area costiera non hanno subito stop. L’area del Trapanese non merita un simile scempio così come ovviamente non lo meritano i siti naturalistici della Sicilia». «Per questa ragione – conclude Lombardo – non è più rinviabile un intervento del ministero che auspico avvenga a breve».