di Mario Torrente
L’avvio di un percorso di collaborazione tra l’amministrazione comunale di Trapani e la Riserva naturale orientata delle saline è stato al centro dell’incontro tra il sindaco Giacomo Tranchida ed il direttore dell’Area protetta Silvana Piacentino.
La Riserva delle saline è praticamente attaccata al centro urbano di Trapani e all’area industriale. E sono davvero tante le questioni aperte che scaturiscono da questa continuità tra città ed area protetta, che tra l’altro, oltre a fare parte dei siti Natura 2000, è anche una Zona umida di importanza internazionale tutelata dalla Convenzione Ramsar. Aspetti di cui tiene conto Piano di gestione della Riserva nell’azione di salvaguardia del grande patrimonio naturalistico e paesaggistico delle saline. Ed a cui il Wwf, ente gestore della Riserva, si deve attenere scrupolosamente, anche per quel che riguarda le zone confinanti, dove c’è bisogno di una apposita pianificazione, come rimarcato dal direttore dell’Area protetta Silvana Piacentino nel corso dell’incontro con il sindaco Giacomo Tranchida, che dal canto suo, considerato l’iter, attualmente in corso, di revisione e aggiornamento del Prg, si è detto disponibile a promuovere un incontro tra gli uffici del Comune e la direzione della Riserva “per valutare le proposte da sottoporre ai progettisti in coerenza con gli obblighi di conservazione del sito Natura 2000”. Tra i temi di cui si è parlato anche il progetto, tra l’altro richiesto e sollecitato dall’Ente gestore, per la realizzazione di una nuova condotta del depuratore consortile. Quella attualmente in funzione, infatti, costeggia, ed in parte attraversa, la zona “A” della Riserva delle saline di Trapani e Paceco. Ed i ripetuti guasti e le successive riparazioni vanno ad aumentare i problemi nel perimetro dell’Area protetta, che è in tutto e per tutto una Zona umida di importanza internazionale. Ma tra i nodi da sciogliere c’è anche quello dell’ampliamento del cimitero di Trapani ed i progetti nella zona di Punta Tipa. In entrambi i casi l’Ente gestore della Riserva è chiamato ad esprimere un parere preventivo legato alla presenza del sito “Zsc Ita 010007”. Nell’ambito della procedura per il rilascio delle autorizzazioni, il progetto del “Parco urbano di San Giuliano” ha avuto parere negativo sia dalla Regione che dall’Ente gestore della Riserva. L’amministrazione comunale ha quindi disposto la sua riformulazione tenendo conto degli obiettivi di conservazione del sito Zsc, dove tra l’altro il Cnr di Palermo sta portando avanti il progetto Life “Calmarsi” per la tutela della calendula marittima. Ci sono poi le problematiche legate all’area industriale, che confina con la Riserva naturale. Da questo versante il Wwf con la responsabile Silvana Piacentino ha ribadito la necessità di non realizzare nuovi impianti. A riguardo il sindaco Tranchida ha prospettato l’intenzione di puntare sul polo intermodale di Milo, soffermandosi sulla necessità di trovare le risorse economiche necessarie per dotare l’area di rete fognaria.