Trapani, proteste contro il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi

di Serena Giacalone

Il 13 dicembre 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha reso pubblica la Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) che elenca 51 siti in 6 diverse regioni dove potrebbe essere realizzato il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico. Le aree individuate si trovano nel Lazio, Basilicata, Puglia, Piemonte, Sicilia e Sardegna.

Si tratta di una struttura che ospiterà non solo i rifiuti radioattivi derivanti dalla dismissione delle ex centrali nucleari italiane, ma anche quelli attualmente prodotti nel campo della ricerca e della medicina.

Ovviamente, essendo la questione molto delicata, non sono mancate le proteste dei territori coinvolti. In particolare, in provincia di Trapani, sono due le aree idonee per ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari individuate da Sogin e Isin: la frazione di Fulgatore e Calatafimi Segesta.

Proprio per questo, sindaci e deputati regionali dei territori limitrofi ai due siti, si stanno mobilitando per coinvolgere attivamente gli abitanti nella tutela dell’ambiente e del loro futuro. Prima con una manifestazione nel Comune di Calatafimi-Segesta e adesso con un programma fitto di eventi che coinvolgeranno anche le comunità di Fulgatore e Trapani.

In vista dell’assemblea pubblica con il mondo agricolo che si terrà a Fulgatore il prossimo 28 aprile, si è pianificato un sopralluogo nelle campagne vitate del sito individuato dalla Sogin, che occupa oltre 200 ettari, per sensibilizzare sulle implicazioni della decisione governativa.

Successivamente, il 2 maggio, i sindaci insieme ai rappresentanti del mondo sociale e produttivo provinciale incontreranno gli studenti medi a Piazza Vittorio, invitandoli a essere vigili e a difendere attivamente il loro futuro e quello del territorio, mostrando un forte impegno civico e una determinazione a tutelare l’ambiente e i valori della propria comunità.