Benevento-Trapani 0-1, Aronica e Carraro: “Sognare non costa nulla”

Altri tre punti. Terza vittoria di fila. Forse il Trapani più bello dell’intera stagione ancor di più del primo Aronica. Il ritorno del tecnico palermitano sulla panchina granata ha messo in mostra il vero valore dei singoli, adesso gruppo. Una squadra che adesso sa soffrire insieme. Il successo contro il Benevento conferma lo stato di salute ottimale di Sabatino e compagni. In grado di sbloccare immediatamente il match con Federico Carraro, al terzo gol in stagione e sorprendere gli avversari stessi con altre due occasioni nitidissime sempre con il centrocampista e Celiento in appena otto minuti di gioco. C’è un altro dato rilevante. Dall’arrivo di Aronica il Trapani non subisce reti; la porta è rimasta inviolata grazie e soprattutto a Davide Barosi, alla prima da titolare per via di un infortunio a Ujkaj e senza ombra di dubbio il migliore in campo del “Vigorito”. Nel primo tempo su Lanini e nell’occasione del rigore, bravo a respingere il rigore di Manconi. Quella di sabato è stato un concentrato di differenti emozioni. Anche quello degli orrori. Ampiamente insufficiente la prova del signor Vergaro che nei primi 45’ non vede un calcio di rigore in favore del Benevento che ne usufruirà di uno nella ripresa per un pallone che ha colpito Carraro in pieno petto. Il Trapani c’è, è una squadra – anzi un gruppo – incline al sacrificio. Celiento e Sabatino come quinti ne sono la lampante testimonianza. Ruggiero e Kragl offrono opportunità e imprevedibilità in qualunque momento. Testa a sabato. Bisogna vincere contro la Casertana e sperare che proprio le streghe vincano in casa del Giugliano per arrivare decimi e andare ai play off, obiettivo lontanissimo fino a poche settimane fa.