“Ad Astra” salpa nel nome di Boris Giuliano

Da simbolo di traffici illeciti a vela della memoria. “Ad Astra”, imbarcazione a vela di 12 metri confiscata alla criminalità organizzata nel 2019, oggi porta un nuovo nome: quello di Giorgio Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo assassinato dalla mafia il 21 luglio 1979.

La cerimonia di intitolazione si è svolta nel porto di Castellammare del Golfo, nell’ambito del progetto nazionale “Mare di legalità”, promosso dalla Presidenza della Lega Navale Italiana e curato localmente dalla sezione di Castellammare. Un momento intenso, una restituzione simbolica e concreta alla collettività: “Ad Astra” entra ufficialmente a far parte della flotta della legalità, composta da 25 imbarcazioni che solcano i mari portando i nomi di vittime della criminalità organizzata – poliziotti, magistrati, giornalisti, sacerdoti. Uomini e donne che hanno pagato con la vita il loro impegno per la giustizia.

Dopo un minuto di silenzio e l’inno nazionale eseguito alla tromba da Francesco Giambrone, in rappresentanza della Banda Musicale Città di Castellammare, il momento solenne del taglio del nastro affidato ai familiari di Giuliano, accompagnati dalle autorità civili e militari.

A seguire, la benedizione impartita da don Giuseppe Grignano.

Protagonisti anche gli studenti dell’indirizzo Trasporti e Logistica dell’istituto comprensivo “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo, che sono salpati a bordo di “Ad Astra” alla volta di Palermo per partecipare alla Regata della Legalità, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci.

Commovente la presenza della moglie Ines Maria Leotta e delle figlie, Emanuela e Selima.

Il momento più emozionante è arrivato quando gli studenti hanno issato la randa con il nome e l’immagine di Boris Giuliano: un gesto simbolico che circa 200 alunni degli istituti comprensivi Pascoli-Pirandello e Giuseppe Pitrè di Castellammare del Golfo, e del Bagolino di Alcamo, hanno accolto con entusiasmo.

Una giornata di mare e memoria, dove il vento ha soffiato anche sulle vele della legalità.