Lo scandalo dei referti istologici a Trapani e Castelvetrano, indagati otto medici

Omicidio colposo, lesioni personali colpose e omessa vigilanza: sono queste le ipotesi di reato formulate dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta sui gravi ritardi nella refertazione degli esami istologici presso l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Otto i medici finiti sotto inchiesta, in servizio presso i reparti di Anatomia patologica degli ospedali di Trapani e Castelvetrano. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Antonella Trainito.

Nel mirino degli inquirenti oltre 3.300 esami, che sarebbero stati refertati con mesi di ritardo. In almeno 352 casi si trattava di diagnosi oncologiche giunte quando la malattia era già in fase avanzata.

Due i decessi al centro dell’indagine: il primo a Marsala, il secondo a Salemi, dove un infermiere malato di tumore è morto per infarto dieci giorni prima di ricevere l’esito dell’esame istologico cui si era sottoposto.

L’inchiesta, avviata inizialmente dalla Procura di Marsala e poi trasferita a Trapani per competenza territoriale, potrebbe ora allargarsi ulteriormente.