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Spiagge contaminate, Codacons presenta esposto

Una grave situazione di inquinamento sta interessando alcuni tratti di mare siciliano, con la presenza di batteri fecali in concentrazioni pericolose che ha spinto il Codacons a presentare un esposto-denuncia a quattro Procure siciliane. Le acque risultano contaminate da Escherichia coli ed enterococchi intestinali, con livelli ben oltre i limiti di legge, mettendo a rischio la salute dei bagnanti.

Al centro dell’emergenza ambientale anche la provincia di Trapani. In particolare, la spiaggia presso lo scarico del depuratore a Castelvetrano, così come il lungomare Dante Alighieri di fronte all’oasi ecologica a Trapani.

Trattasi di aree che presentano una concentrazione di batteri fecali che supera di oltre il doppio il limite stabilito dalla legge. Secondo le analisi recenti effettuate da Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente arrivata a Messina nei giorni scorsi, le acque di diverse spiagge siciliane risultano gravemente inquinate.

La fotografia scattata da Goletta Verde non è delle migliori. Su 25 punti campionati dall’1 al 9 luglio 2024 – di cui 20 presso spiagge e 5 presso punti critici alle foci – 15 risultano entro i limiti di legge e 10 superano i parametri di legge risultando inquinati o fortemente inquinati. Tra queste, oltre la provincia di Trapani, il mare di Aci Trezza e la foce del torrente Clachea a Carini, nonché la spiaggia La Praiola a Terrasini, vicino a Palermo, mostrano livelli allarmanti di contaminazione.

Anche altre località siciliane non sono immuni da questa crisi ambientale. Situazioni simili si registrano presso le foci del fiume Naro ad Agrigento e del fiume Palma a Palma di Montechiaro. In risposta a questa emergenza, il Codacons ha sollecitato le Procure di Catania, Palermo, Trapani e Agrigento di indagare sulle responsabilità relative all’inquinamento ambientale.

Inoltre, ha richiesto ai sindaci dei comuni interessati di emettere immediatamente ordinanze di divieto temporaneo di balneazione nelle spiagge contaminate, installando segnaletica adeguata per informare i bagnanti unitamente ad un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine per garantire il rispetto di tali divieti.

di Valeria Marrone

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