Le Feste patronali a Trapani, l’Unione Maestranze pronta a collaborare

Il presidente Giovannello D'Aleo ha lanciato l'idea di un osservatorio per migliorare le processioni d'agosto in onore di Sant'Alberto e della Madonna di Trapani.

di Mario Torrente

Le commissioni dell’Unione Maestranze si sono riunite con all’ordine del giorno la proposta di istituire un osservatorio a sostegno delle processioni patronali che si tengono a Trapani nel mese di agosto.

Una volta calato il sipario sulle processioni in onore di Sant’Alberto e della Madonna di Trapani l’Unione Maestranze ha tenuto una riunione presso la sua sede convocata dal presidente Giovannello D’Aleo per lanciare un osservatorio sull’organizzazione delle feste patronali in città con l’obiettivo di sostenere e collaborare con questi importanti momenti religiosi per la comunità trapanese. Nel corso dell’incontro dall’Unione Maestranze è emersa la volontà di fare la propria parte mettendo a dispostizione della Diocesi di Trapani e dell’amministrazione comunale le competenze maturate nella predispsizione della processione dei Misteri e che potrebbero permettere di migliorare le feste patronali d’agosto, superando così le criticità che sono emersi nei cortei religiosi del 7 e 16 agosto, a partire dall’itinerario.

A riguardo D’Aleo ha lanciato la proposta di individuare dei percori alternativi in modo da non passare in alcune strade principali del centro storico dove si trovano attività commerciali con pedali e tavoli all’esterno. Ma il presidente dell’Unione Maestranze si è soffermato anche sull’esigenza di evitare lo scollamento tra simulacro, fedeli e banda ed altre cricità, rimandando ad aspetti organizzativi ed a quelli legati alla sicurezza che necessiterebbero di una cabina di regia già collaudata come quella della processione dei Misteri. Un patrimonio di conoscenze e competenze che l’Unione maestranze è pronta a mettere a disposizione per sostenere e collaborare per portare in processione il simulacro di Sant’Alberto e l’immagine della Madonna di Trapani, rispettivamente patrono e copatrona della città. Ma c’è più.

Si punta a valorizzare alcune strade e simboli del centro storico, come la Mano del Miracolo di Sant’Alberto che si trova in via Biscottai e che l’Unione Maestranze, come annunciato dal suo presidente D’Aleo, punta a recupere e valorizzare, ripulendo la scritta, predisponendo un impianto di illuminazione e facendo passare la processione del 7 di agosto da questa storica strada dove, secoli addietro, venne scolpita la statua di Sant’Alberto, chiamato “della Marinella”, oggi custodita nella chiesa del Rione Palma costruita nella periferia di Trapani negli anni Sessanta e dedicata proprio a Sant’Alberto, dando oggi il nome a tutto il quartiere. La statua, completamente rivestita in argento, venne scolpita da Domenico Nolfo per iniziativa del ceto dei pescatori della “Marina Piccola” ed era custodita nella chiesa anticamente chiamata “Nostra Signora del Parto”, in seguito Madonna della Grazia.

Tra l’altro in queste chiesa, secondo la tradizione,
rimase inizialmente la statua della Madonna di Trapani non appena arrivò in città. A memoria di ciò, nel terzo altare della chiesa c’era un quadro che raffigurava Maria Santissima di Trapani. E proprio qui la congregazione dei pescatori della Madonna della Grazia, come segno di devozione a Sant’Alberto, che secondo la tradizione nel Seicento salvò Trapani dalla peste, fece costruire una bellissima “statua settipalmare tutta in argento“.

Della chiesa della Madonna della Grazia, che dava il nome anche ad una porta che si apriva sul porto, purtroppo oggi non resta più nulla. La statua di Sant’Alberto della Marinella, restaurata più volte nei secoli, l’ultima volta del 2003, si può invece ammirare ancora nell’altare centrale della chiesa del Rione Palme. nella zona nuova di Trapani. Ma le sue origini ci portano in via Biscottai, dove secoli addietro fu fortemente voluta dai pescatori della Marina piccola. Come segno di devozione al Santo patrono della città di Trapani.