Graffagnini: «Smartworking e didattica a distanza hanno azzerato il pendolarismo»

«Da settimane registriamo un fortissimo calo della presenza di passeggeri a bordo dei nostri autobus». Antonio Graffagnini, presidente di Anav Sicilia, l’associazione siciliana dei trasporti privati che operano in regime di contratto di servizio con la Regione e con i comuni siciliani, si dice molto preoccupato perché i dati relativi al numero dei contagi sono poco confortanti, la qual cosa disincentiva gli utenti a usufruire dei mezzi di trasporto del settore privato. Le ricadute sugli spostamenti dei cittadini con l’emergenza Covid-19 in atto sono pesantissime e a nulla sono serviti gli investimenti per rispettare le norme anticontagio. «Abbiamo elaborato un “Protocollo aziendale di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro e sugli autobus”. Le nostre imprese associate –  aggiunge Graffagnini – hanno fatto di tutto per mettersi in regola con le norme igienico sanitarie a tutela degli utenti-passeggeri, investimenti importanti che oggi rischiano di cadere nel vuoto». L’appello a utilizzare lo smart working, accolto soprattutto dalla Pubblica Amministrazione, ha contribuito ad abbassare notevolmente il numero dei cittadini che di solito si spostano a bordo dei bus. «Quasi tutti gli enti e le aziende – sottolinea Graffagnini – stanno facendo lavorare i loro dipendenti da casa con lo smart working e a questo si aggiunge che gli studenti, sia delle scuole superiori che gli universitari, adottando il sistema della didattica a distanza hanno in sostanza azzerato la loro presenza sugli autobus. Il pendolarismo non esiste più a causa della paura dei contagi. La gente preferisce restare a casa, anche perché non ci si può spostare da un comune all’altro». Di conseguenza gli autobus da qualche settimana viaggiano vuoti. «Viaggiamo con pochissimi passeggeri, spesso con il solo autista – prosegue il presidente di Anav Sicilia -, è frustrante, ma è così. Perché è rimasto immutato il mantenimento delle corse, gli autobus fanno lo stesso lavoro di prima, ma senza gli utenti». A questo si aggiunge l’azzeramento quasi totale del turismo. «Un’altra mazzata, perché coinvolge le aziende di noleggio autobus che senza turisti gite, senza gruppi e convegni, sono allo stremo e dunque la nostra economia è sostanzialmente azzerata», conclude Graffagnini.