L’ arte per dare voce al dolore. L’ arte che diventa anche un messaggio di speranza contro l’orrore. La bellezza dell’arte in contrapposizione alla violenza cieca e vigliacca. Quella perpetrata contro le donne. Quella che si consuma tra le mura domestiche. Quella che annienta la libertà e toglie tutto. Anche la vita. Novantasei le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno. Un bilancio pesante. E dal Palazzo di giustizia di Trapani, questa mattina, è partito un segnale forte raccolto in tre momenti: l’inaugurazione di una mostra fotografica; la scopertura di un murales, la premiazione degli elaborati degli studenti e delle studentesse del Classico, del Calvino e del Rosina Salvo. Nel gioco di ombre e luci che caratterizzano scatti di Fabio Scalia è custodito un messaggio ben preciso: uscire dall’ombra, appunto, per proiettarsi verso la luce. “Fragili equilibri” è, invece, il titolo del murales di Giovanna Colomba dove è rappresentata la sagoma di una donna su un’altalena con in un mano un farfalla simbolo della fragilità della vita. La manifestazione si è conclusa con la premiazione dei partecipanti al concorso “Sguardi verso la libertà”. A dare un contributo alla giornata anche i detenuti delle carceri di Favignana che hanno realizzato fiocchi rossi distribuiti ai presenti alla manifestazione.