Di Nicola Baldarotta
Tutti contro Lele. L’opposizione consiliare fa il suo e ci sta ma ieri sera è stata la maggioranza ad individuare nel giovane e volenteroso assessore dalle deleghe infinite il capro espiatorio per mettere in chiaro alcune posizioni all’interno degli assetti politici di governo.
Nel corso della seduta consiliare, come non era ancora successo dall’insediamento ad oggi, sono stati diversi i consiglieri comunali che hanno chiesto la parola sottolineando alcune inefficenze nell’espletamenti dei servizi per la collettività: guarda caso, tutte le anomalie riscontrate, rientravano nelle deleghe assessoriali di Lele Barbara che s’è ritrovato nel tritacarne malgrado, ripetiamo, la sua operosità e buona volontà. Attacchi inaspettati, quelli nei suoi confronti, sin dall’apertura dei lavori d’aula quando dai banchi della maggioranza viene posta una domanda al segretario generale:” Ci risulta che a Palazzo d’Alì’ ci siano luci accese pure di notte e qualcuno della giunta abbia le chiavi ed entri ed esca dal Palazzo Comunale quando e come gli pare”.
In pratica Barbara è stato accusato di lavorare troppo. Oppure si intendeva dire che fa un uso improprio delle responsabilità affidategli dal Sindaco?
Lasciamo ai posteri l’interpretazione in merito. Ma la seduta è proseguita con altri attacchi sempre allo stesso assessore il quale non ha potuto fare altro che sottolineare, in diverse circostanze, la veridicità di quanto affermato dai colleghi consiglieri precisando però che le falle erano e sono ancora dovute alla mancanza del bilancio comunale. E siccome parliamo dello strumento finanziario del 2022 fra le righe il giovane Barbara immaginiamo abbia voluto dire che la colpa andava fatta risalire a chi c’era prima di lui, nella passata legislatura. Alla fine, comunque, Lele Barbara ha deciso di rimettere il suo mandato assessoriale nelle mani del Sindaco. L’incontro fra i due è avvenuto in mattinata e, al momento, non ci risulta che le sue dimissioni siano state accettate dal primo cittadino.
C’èe però molto malumore in maggioranza, inutile negarlo: anche all’interno degli stessi gruppi consiliari. Ad esempio, ieri, sempre in apertura di seduta, la consigliera Daniela Barbara ha voluto esprimere la sua solidarietàa d Annalisa Bianco (come noto ai domicliari per la vicenda giudiziaria relativa alle assunzioni in ASP) andando, in questa maniera, in contapposizione con le indicazioni fornite dal deputato regionale Dario Safina del PD. Una frizione che toccherà all’assessore Peppe La Porta, come noto collaboratore in ARS dello stesso Safina, andare a redimere. Alle parole di Daniela Barbara, comunque, è seguito l’abbandono dell’aula da parte della consigliera Poma eletta nella lista Trapani Tua assieme ad Annalisa Bianco. Segnali da decifrare…
Malumori registriamo anche all’interno del gruppo del PD con il consigliere Baldo Cammareri che non ha condiviso, forse perchè non interpellato prima, la posizione epressa dalla collega consigliera Marzia Patti.
Malumori anche nel gruppo consiliare formato da sei, con la consigliera Grignano che appare netatmetne infastidita dalle parole del collega Salvatore Daidone in merito agli attacchi nei confronti dell’assessore Barbara.
Maggioranza in crisi, quindi. Forse proprio perché consapevoli del fatto che Giacomo Tranchida non sia più ricandidabile. Il suo erede, si dice negli ambienti di Palazzo d’Alì, pare possa essere proprio l’assessore Lele Barbara che, dal canto suo, non ha mai lesinato frecciatine all’indirizzo dei suoi colleghi assessori e di diversi consiglieri comunali. Un atteggiamento, probabilmente, per il quale paga anche gli attacchi di ieri sera.
Aggiornamento delle 13.35: Il Sindaco Giacomo Tranchida, dopo avere incontrato l’assessore Lele Barbara ha cestinato, letteralmente, la sua lettera di dimissioni. Barbara pertanto rimane in servizio e le “fibrillazioni” di maggioranza saranno affrontate, probabilmente, in una apposita riunione nei prossimi giorni.