Mancano ormai pochi giorni al 25 dicembre e, com’è ovvio, fervono sempre di più i preparativi per il Pranzo di Natale che, da sempre, rappresenta uno dei momenti più amati dagli italiani.
Al centro della festa ci sarà il cibo con il panettone in prima fila.
Sempre più italiani, poi, scelgono i panettoni a realizzati in laboratori della propria città. Laboratori che, dunque, portano avanti una tradizione.
«Noi abbiamo iniziato quarant’anni fa – ci racconta Giuseppe Lantillo – dopo aver seguito dei corsi al Nord. Adesso quasi tutti realizzano i panettoni ed è una cosa che mi fa molto piacere: il prodotto fresco è sempre migliore di quello confezionato».
La forma contemporanea del panettone si è sviluppata nella prima metà del Novecento. Ma, in realtà, è un alimento di antiche e umili origini. Secondo alcune leggende, infatti, l’antecedente del dolce era una focaccia bassa con uva sultanina all’interno dell’impasto.
Per avere il panettone come quello che oggi conosciamo tutti, bisognerà aspettare il 1919. In poco più di cento anni, il dolce inventato da Angelo Motta ha conquistato pian piano tutti. Prepararlo in casa, però, è difficile. La preparazione, infatti, richiede molto tempo.
«Il panettone – ci ha spiegato Giuseppe Lantillo – ha una durata di lavorazione di 72 ore. Prima si realizza il lievito madre, poi impastato come primo impasto la sera. L’indomani, invece, si effettua il secondo impasto. Dopo circa sei ore, si inforna il panettone circa 50 minuti. Una volta cotto, il panettone va messo sottosopra per 12 ore».
Il panettone è originario di Milano ma in poco tempo è arrivato nelle tavole di tanti Italiani.
Oggi, poi, si realizzano tantissime varianti: dal classico a quello con il cioccolato o con il pistacchio. Ogni panificatore, poi, aggiunge un proprio tocco, soprattutto basandosi sui prodotti locali come il miele, l’uva passa, i canditi.
Ma non solo panettoni. Tra i dolci più diffusi a Natale, soprattutto in Sicilia, ci sono le sfince ma anche i biscotti con i fichi. Tutti dolci che una volta si preparavano in casa. Adesso, invece, è sempre più in tendenza la formula del take away.
Non importa, però, se realizzate in casa o prenotate dal fornaio. L’importante vivere a pieno questo periodo di festività, godendosi a pieno la propria famiglia e le proprie tradizioni.