Il Carnevale di Sciacca, celebrato come il più antico della Sicilia, ha inaugurato ieri, 22 febbraio 2025, la sua 125ª edizione con una cerimonia ricca di tradizione e spettacolo.
Le origini del Carnevale di Sciacca affondano le radici in epoche remote. Le prime testimonianze documentate risalgono al XVII secolo, quando la festa era caratterizzata da balli in maschera, spettacoli teatrali e vivaci sfilate per le vie della città. Nel corso dei secoli, la manifestazione ha subito diverse evoluzioni: negli anni ’20 del Novecento comparvero i primi carri addobbati, mentre nel dopoguerra i carri iniziarono a rappresentare temi legati all’attualità e al progresso. È negli anni ’80 e ’90 che il Carnevale di Sciacca acquisisce fama nazionale, diventando un appuntamento imperdibile nel panorama delle festività italiane.
La cerimonia di apertura si è svolta ieri in via Salvatore Allende, nella contrada Perriera. Il sindaco, Fabio Termine, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città a Peppe Nappa, la maschera ufficiale del Carnevale di Sciacca, dando il via ufficiale ai festeggiamenti. Peppe Nappa, figura tradizionale adottata negli anni ’50, rappresenta simbolicamente il sindaco della città durante i giorni di festa e apre ogni anno la sfilata con un carro allegorico dedicato.
Nonostante le previsioni meteorologiche avverse, con piogge leggere previste nel pomeriggio, l’entusiasmo dei partecipanti non è stato scalfito. Le strade di Sciacca si sono animate con musica, sfilate di carri che spaziano dalla politica con la Meloni sul Pnrr al problema della siccità che sta piegando la Sicilia. C’è anche il carro allegorico “Profumo di Zagara” con il messaggio antimafia e le fotografie dei giudici Falcone e Borsellino, ideato dall’Associazione “Anima e cuore”, guidata da Fabio Catanzaro. Ed, ancora, balli e spettacoli che hanno coinvolto residenti e turisti in un’atmosfera di gioia e condivisione.
Il Carnevale di Sciacca proseguirà nei prossimi giorni con un ricco calendario di eventi, confermandosi come una delle manifestazioni più rappresentative della cultura e della tradizione siciliana.