I ragazzi sono tornati tra i banchi, il grande schermo riprende a trasmettere immagini, i microfoni danno voce a studi e ricerche. L’aula Dirac, dopo la doverosa pausa invernale, ha ripreso le sue funzioni. Come ogni anno la fondazione Ettore Majorana, in vista del Natale, si prende una pausa, per riprendere, poi, a marzo. Proprio in questi giorni. E ad aprire l’anno accademico a Erice la International school of cardiology, con un corso dal titolo Advances in cardiovascular diseases and therapy che tradotto sarebbe Progressi nelle malattie e nella terapia cardiovascolare.
In altre parole gli studenti e i dottorandi qui vengono a conoscenza dei progressi compiuti dalla medicina e dalle terapie. Il dottor Novo è uno dei direttori della scuola.Tutti argomenti di forte rilevanza scientifica e importante ricaduta sulla popolazione.
Cominciato lo scorso giovedì, il seminario sulle terapie cardiovascolari si concluderà domenica. Ma già la prossima settimana è in calendario la scuola di farmacologia, e a seguire la scuola di elettromagnetica. Decine come ogni anno, i corsi e le scuole in programma fino al prossimo mese di dicembre, con il consueto appuntamento con la scuola di Fisica Subnucleare, in programma a Luglio, e Emergenze Planetarie in programma poco dopo.
Ma, parallelamente all’attività didattica, la Fondazione si prepara alla prossima stagione estiva che ancora una volta sarà all’insegna dell’arte con le esposizioni in atto nei due musei della Fondazione il Blackett – San Domenico e il Wigner – San Francesco, e con i concerti musicali che sono il fiore all’occhiello della scuola di musica nata dalla collaborazione tra la Fondazione e il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, in programma la seconda metà del prossimo mese di agosto.
Insomma, si prospetta una stagione ancora una volta all’insegna della scienza e dell’arte. Due discipline così apparentemente distanti, in realtà molto assonanti.