Non si placa il caos politico a Marsala. Dopo il comunicato congiunto del centrodestra – che ha definito “fallimentare” l’Amministrazione guidata da Massimo Grillo – e la decisione di Fratelli d’Italia di uscire ufficialmente dalla Giunta, arrivano anche le prime dimissioni.
Questa mattina è stata Giusi Piccione, assessore ai Servizi sociali, ad annunciare l’addio al governo cittadino. Entrata in Giunta nell’aprile del 2024, Piccione era espressione di Fratelli d’Italia, affiancando l’altro assessore del partito, Ignazio Bilardello.
La rottura con il sindaco
La scelta dell’assessora Piccione segue quanto deliberato nel congresso comunale del partito, che aveva approvato una mozione per chiedere al sindaco Grillo un confronto strutturato con le segreterie provinciali della coalizione di centrodestra. L’obiettivo era quello di rilanciare l’azione amministrativa su basi comuni e condivise.
Nonostante una disponibilità iniziale, i fatti successivi – tra cui le nomine non condivise in Giunta e le prese di distanza pubbliche di quasi tutti i partiti – hanno sancito una spaccatura definitiva.
Fratelli d’Italia ha così deciso di ritirare i propri assessori e di trasferire tutti i suoi consiglieri all’opposizione. Al momento, però, non sarebbe in discussione l’ipotesi di una mozione di sfiducia.
Bilardello resta, ma riflette
Al contrario della collega, Ignazio Bilardello non ha ancora rassegnato le dimissioni e, formalmente, resta ancora nella squadra di governo. Secondo fonti interne, sarebbe in corso una riflessione personale e politica sul da farsi.
La partita DC: scadute le 48 ore, ma nessuna dimissione
Silenzio invece sul fronte della Democrazia Cristiana. Dopo aver intimato ai due nuovi assessori – Gaspare Di Girolamo e Giuseppe Lombardo – di dimettersi entro 48 ore pena l’espulsione dal partito, nessuno dei due ha lasciato l’incarico, nonostante siano ormai trascorsi diversi giorni dall’ultimatum.
Centrodestra in riunione, spuntano nuovi nomi
Intanto, il centrodestra si prepara a una riunione serale decisiva per pianificare i prossimi passaggi. Sul tavolo tornano a circolare i nomi di Giulia Adamo, Salvatore Ombra, Nicola Fici e Paolo Ruggieri. Sul fronte opposto, si guarda invece alla figura di Andreana Patti, che nei giorni scorsi ha lanciato il movimento civico “Si muove la città”.
Grillo sempre più isolato
Poche certezze, molte ipotesi. Una sola evidenza però appare ormai condivisa da quasi tutto lo spettro politico cittadino: l’Amministrazione Grillo è considerata al capolinea. Il clima interno e le prese di distanza degli alleati rendono sempre più difficile immaginare una sua ricandidatura, mentre l’ipotesi di una transizione politica sembra ormai inevitabile.
Chiara Conticello