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martedì, Marzo 19, 2024
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Prima “prova” ad Alcamo del brevetto americano “Asphalt Plus”

Prima “prova” su una strada trafficata di un centro urbano per l’asfalto con polverino da pneumatici fuori uso, il progetto di ricerca che vede coinvolta la start-up innovativa “Rub-Lab srl” di Santa Ninfa. La prima stesa all’interno di un centro abitato è avvenuta tra ieri e oggi in un tratto di 400 metri del corso dei Mille ad Alcamo. Il Comune guidato dal sindaco Domenico Surdi è stato il primo ente pubblico siciliano a scegliere l’intervento ecosostenibile di utilizzare l’asfalto contenente polverino da pneumatici obsoleti, per rifare il manto della sede stradale di una delle arterie più trafficate di Alcamo. Nello specifico per i 400 metri di strada è stato impiegato asfalto con polverino ricavato da 300 pneumatici di auto. «Abbiamo l’obiettivo di trasformare la città in un modello di buona Amministrazione, di efficienza e di sostenibilità – ha detto il sindaco Domenico Surdi – bisogna continuare in questa direzione avendo anche il coraggio di utilizzare nuovi materiali e provare nuove esperienze che sono messe a disposizione dal mercato».

Dietro la stesa di ieri su una via pubblica, dopo il primo test avvenuto mesi addietro in una strada privata a Santa Ninfa, c’è il progetto di ricerca “Rubberap” che sta conducendo il Laboratorio di strade, ferrovie e aeroporti del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, in collaborazione con la società consortile “Ecopneus” e che vede come partners l’Universitè Gustave Eiffel, l’azienda trapanese “Smacom S.r.l.” e la start-up innovativa “Rub-Lab srl” (entrambi con sede a Santa Ninfa) e la “DS Asfalti srl”.

Ai lavori di ieri e oggi hanno assistito anche l’assessore comunale ai lavori pubblici Vittorio Ferro, il professor Davide Lo Presti dell’Università di Palermo (coi ricercatori Gaspare Giancontieri e Silvia Milazzo), gli ingegneri Luis Alfonso de Leòn Alonso della società svizzera “Tyre Recycling Solution” (che fornisce il polverino) e Luciano Spina, Presidente della “Rub-Lab” e Antonino Pellicane della “Smacom”. La mescola dei materiali è avvenuta in un impianto di Santa Ninfa, poi coi camion l’asfalto è arrivato ad Alcamo.

La società svizzera “Tyre Recycling Solution” è un’azienda leader nel settore ed è titolare della licenza del brevetto americano “Asphalt Plus”. Già in America, da decenni, gli pneumatici obsoleti vengono resi riciclabili e impiegati nella produzione di asfalto. In Europa questa tecnica è stata impiegata recentemente, soprattutto, in Spagna. In Italia le normative ambientali hanno dato l’ok soltanto a novembre scorso. Da qui la collaborazione tra “Rub-Lab”, “Smacom” e la “DS Asfalti” con la “TRS”. «Per il primo test e per questa prima posa in una via pubblica è stata proprio la società svizzera a fornirci il polverino di gomma riciclata ma l’idea progettuale del nostro startup “Rub-Lab” è quella di chiudere il ciclo di produzione del polverino di gomma di pneumatico ingegnerizzato (denominato ECR, engineered crumb rubber) proprio a Santa Ninfa, con l’installazione dell’impianto», ha detto Luciano Spina.

Nel 2020 solo in Sicilia sono state circa 20.000 le tonnellate raccolte e il 70% sono state trattate presso la “Smacom” di Santa Ninfa. Attualmente il cippato di gomma, derivante dalla frantumazione degli pneumatici, trova mercato come combustibile alternativo per i grossi impianti, soprattutto cementiere. Da Santa Ninfa, una grossa fetta della produzione, viene venduta all’estero. «Da qui la nuova sfida per il riciclo e riutilizzo secondo le logiche della Circular Economy», ha detto Antonino Pellicane.

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