Il corpo di Hannah Lynch è arrivato sul molo intorno alle 13.
Era l’ultima dispersa del naufragio del Bayesian che mancava all’appello.
Come tutte le altre vittime, Hannah è rimasta intrappolata all’interno di una delle cabine. Sembrerebbe, però, che mentre il veliero colava a picco le vittime avrebbero tentato di scappare dalle cabine dove si trovavano. L’acqua, però, era ormai arrivata e non hanno avuto scampo.
La diciottenne è stata recuperata dai sommozzatori dei vigili del fuoco, lungamente applauditi dai colleghi per il lavoro svolto nonostante le tante difficoltà visto soprattutto la profondità in cui si trova il relitto.
Le ricerche, dunque, si sono concluse dopo cinque giorni.
La salma di Hannah Lynch è stata trasferita nel cimitero dei Rotoli. Nei prossimi giorni saranno conferiti gli incarichi per eseguire le autopsie. Gli esami saranno eseguiti dai medici dell’Istituto di Medicina legale del policlinico di Palermo.
La famiglia Lynch, subito dopo il recupero della giovane Hannah ha diramato una nota tramite il proprio portavoce.
«Siamo devastati e sotto choc – scrivono -. I nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone colpite dalla tragedia. Desideriamo ringraziare sinceramente la Guardia Costiera Italiana, i servizi di emergenza e tutti coloro che hanno contribuito al salvataggio. Chiediamo adesso che la nostra privacy sia rispettata in questo momento di incredibile dolore».
Le vittime accertate del naufragio dello yatch avvenuto lunedì mattina, sono sette.
Quindici, invece, i superstiti che al momento alloggiano a Santa Flavia.
I quindici hanno ricevuto aiuti e tanti regali, oltre ad un cellulare nuovo, visto che quelli che possedevano sono rimasti all’interno dello yatch inabissato a 50 metri di profondità.
Intanto, chiuse le operazioni di ricerca dei dispersi, si pensa adesso al recupero dello yatch ma l’operazione richiede mesi. Continueranno invece le indagini, con la procura di Termini Imerese che ha aperto un fascicolo contro ignoti per naufragio, disastro, pluriomicidio e lesioni.
