
di Serena Giacalone
Secondo un recente sondaggio condotto da KRUK Italia, uno dei leader europei nel mercato della gestione del credito, i giovani della Generazione Z mostrano una scarsa familiarità con la gestione del denaro.
In particolare, l’ 83% di loro non conosce la differenza tra TAN (indica il tasso d’interesse, in percentuale e su base annua, richiesto da un creditore sull’erogazione di un finanziamento) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale- Indice espressivo del costo totale per il debitore di un’operazione di finanziamento, tenendo conto degli interessi e di tutti gli oneri connessi sostenuti per ottenerlo).
Preoccupa anche il dato relativo alla Sicilia, che si posiziona al terzo posto tra le regioni italiane per il numero di giovani indebitati.
Secondo il sondaggio, l’Italia si trova in fondo alla classifica per il livello di educazione finanziaria della popolazione, con solo il 18% degli intervistati che ritiene di avere una conoscenza finanziaria “molto/abbastanza alta”. Al contrario, il 28% ritiene di avere conoscenze finanziarie “molto/abbastanza basse”.
Le cause dell’indebitamento crescente dei giovani, secondo quanto emerso dalle interviste, sono tre: l’aumento generale dei prezzi che caratterizza gli ultimi anni, una scarsa educazione finanziaria e l’incapacità di rinunciare a beni o esperienze che non possono permettersi.
Tutte le fasce d’età individuano familiari, amici e l’esperienza personale come principali fonti di apprendimento per la gestione delle finanze personali. Tuttavia, è interessante notare che il gruppo di amici diventa sempre più influente quanto più giovani sono i rispondenti, con il 25% dei giovani tra i 18 e i 26 anni che considera i propri coetanei come punto di riferimento per l’educazione finanziaria, piuttosto che la famiglia o altre fonti più autorevoli.