Presunte turbativa d’asta e corruzione: domiciliari per l’onorevole Dario Safina

La notizia non è ancora stata confermata dalle forze inquirenti ma è lo stesso deputato regionale a darla alla stampa: stamattina l’onorevole Dario Safina è stato posto agli arresti domiciliari con le accuse, secondo quanto trapela dalle prime indiscrezioni, di turbativa d’asta, rivelazione di segreto istruttorio e presunta corruzione. I fatti pare possano essere collegati a quando Safina era assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani: le indagini, sempre secondo le prime indiscrezioni non confermate ancora dalle forze inquirenti, riguarderebbero l’appalto per l’illuminazione pubblica.
Il deputato regionale, però, tramite il suo ufficio stampa ha diramato una stringata dichiarazione: “Stamattina all’alba mi è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta.
Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile
“. 

Il provvedimento emesso dal gip del tribunale del capoluogo è stato notificato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani.

Applicate misure cautelari nei confronti di dirigenti della Trapani servizi spa e dell’energy manager per la Sicilia di una società che opera nel settore dell’illuminazione. Si tratta del Direttore generale e del Direttore amministrativo della società “Trapani Servizi” spa (che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti nel capoluogo), Carlo Maria Baldassarre Guarnotta e Giuseppe Ullo, entrambi destinatari del divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice.