di Federico Tarantino
Trapani si è svegliata questa mattina con una dura presa di posizione del gruppo ultras della curva “2 Aprile 1905”. Un attacco frontale da parte dei tifosi trapanesi nei confronti del sindaco Giacomo Tranchida, le cui richieste per l’assegnazione del titolo sportivo sono apparse eccessive. È del tutto inesistente, infatti, negli avvisi pubblici di Palermo, Bari, Foggia e Modena la pretesa della garanzia fideiussoria di almeno un milione di euro in favore del Comune per l’utilizzo del titolo sportivo. Il punto scritto ieri nel comunicato stampa da Giacomo Tranchida è quello che presenta maggiori discussioni tra i tifosi granata. La curva, però, chiede un avviso pubblico consono alla realtà trapanese, con una classe imprenditoriale del territorio che non sposa lo sport da decenni e con un Comune che ha a disposizione una struttura sportiva da offrire alla nuova compagine granata. La paura dei tifosi ed il rischio concreto è che un avviso pubblico, con requisiti troppo alti vada deserto. Dall’altra parte della campana, però, la preoccupazione è quella di rivivere i recenti incubi con proprietà che hanno portato al fallimento del Trapani Calcio.
Ci sarebbe poi anche il rischio dell’esistenza di due Trapani, come accaduto negli anni 2000, ed ai giorni nostri presente dalle parti di Messina. Gli imprenditori che avevano manifestato interesse potrebbero, infatti, abbandonare i progetti della maglia granata sposato dal Comune di Trapani e virare sul Dattilo. A costi inferiori si avrebbe già una realtà consolidata ed organizzata. La verità probabilmente sta nel mezzo con un punto di intesa che va trovato per il bene della nuova realtà calcistica e per i suoi tifosi che amano la maglia unica del Trapani.