Erice, l’anagrafe e l’archivio di stato civile vanno in piazza Pagoto

di Mario Torrente

Continua a tenere banco la vicenda del trasferimento dell’archivio di Stato Civile del Comune di Erice dal palazzo municipale di piazza della Loggia agli uffici di San Giuliano.

Il sindaco di Erice Daniela Toscano ha risposto alle richieste di chiarimento partite dall’associazione Codici e dal gruppo archeologico Erykynon. In un comunicato stampa diramato nelle scorse ore il primo cittadino come prima cosa ha annunciato l’unificazione del servizio anagrafe e stato civile negli uffici di piazza Pagoto, assicurando che il ricevimento al pubblico sarà sempre garantito nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 9 alle 13, nel Palazzo Municipale di piazza della Loggia, dove però non è più presente l’archivio, trasferito a valle nei locali di San Giuliano. Una scelta che ha suscitato forti critiche nella comunità ericina, che è tornata a contestare il progressivo svuotamento del palazzo municipale di piazza della Loggia, dove ormai resta davvero ben poco a livello di uffici e servizi. Tra gli aspetti sollevati, anche le procedure seguite per il trasferimento dell’archivio di stato civile, con l’avvocato Vincenzo Maltese per Codici e Nicola Savalli di Erykynon che hanno chiamato in causa la necessità di avere l’autorizzazione della Soprintendenza, acquisendo i relativi nulla osta. La Toscano, dal canto suo, nella sua risposta ha evidenziato come l’archivio, di natura anagrafica e di stato civile, sia strettamente connesso alle attività correnti del servizio demografico nazionale, delegate dallo Stato al sindaco nella qualità di ufficiale di governo. I 1450 registri vengono infatti consultati dai dipendenti  anche in caso di richieste degli uffici di Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito lo Capo e Valderice, che prima della Seconda Guerra Mondiale facevano parte del Comune di Monte San Giuliano. Registri, ha fatto sapere il sindaco Toscano, che sono stati spostati “a regola d’arte nei nuovi locali di piazza Pagoto” dove è stato deciso di concentrare i servizi dell’anagrafe. Tutti i documenti, ha tenuto ad assicurare il primo cittadino, sono stati collocati sulle stesse originarie scaffalature, seguendo la medesima sequenza cronologica, annunciando quindi la richiesta di finanziamento presentata dall’amministrazione comunale nell’ambito di Agenda Urbana per digitalizzare la parte più antica dell’archivio anagrafico. Argomenti che però non hanno convinto l’avvocato Vincenzo Maltese di Codici , che a stretto giro di posta dopo la risposta della Toscano è tornato a ribadire la necessità di dare comunicazione alla Soprintendenza. Per quanto riguarda il progetto di digitalizzazione il legale ha chiamato in causa le competenze della Soprintendenza archivistica anche per il rilascio della preventiva autorizzazione, aspetto evidenziato pure da Nicola Savalli. Tant’è che la lettera con richiesta di chiarimenti al sindaco del Gruppo Erykynon è stata mandata, oltre che alla Prefettura di Trapani, anche alla Soprintendenza Archivistica della Sicilia.