Si è concluso con tre assoluzioni il processo incentrato su reati paesaggisti e urbanistici che, secondo la tesi accusatoria, erano stati commessi nell’area protetta della Riserva delle saline di Trapani-Paceco. La sentenza, nei confronti dei fratelli Mario e Mariangela Azzaro e di Giuseppina Santalucia, tutti residenti in provincia, è stata emessa dal giudice monocratico del tribunale del capoluogo, Chiara Badalucco. I tre erano stati rinviati a giudizio nel giugno del 2022 con l’accusa di aver commesso reati in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali.
Sotto la lente d’ingrandimento era finita l’attività di stanziamento di imbarcazioni da diporto, gestita da Mario Azzaro. Il suo difensore, avvocato Paolo Crapanzano, però, nel corso del dibattimento è riuscito a dimostrare che le opere realizzate per lo svolgimento dell’attività non ricadevano nell’ambito delle previsioni normative incriminatrici, ottenendo l’ assoluzione del proprio assistito per particolare tenuità del fatto. Peraltro l’imputato aveva anche provveduto ripristino dello stato dei luoghi. Assolta per non aver commesso il fatto Mariangela Azzaro, difesa dall’avvocato Josè Maria Ingrassia. Assoluzione, infine, anche per Giuseppina Santalucia, assistita dall’avvocato Giancarlo Pocoroba. Per i tre imputati l’accusa aveva chiesto sei mesi di reclusione ciascuno e una multa di 16 mila euro.