Scienziati da tutto il mondo affrontano le minacce planetarie

Si è concluso ieri mattina il 55ª Sessione dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, organizzato dalla Fondazione Ettore Majorana di Erice. Scopo di questo seminario è di segnalare agli Stati e alle organizzazioni responsabili degli interessi nazionali le emergenze più pressanti individuate dalla comunità scientifica e accademica, che rappresentano minacce per il nostro pianeta.

L’elenco delle emergenze individuate e discusse è estremamente ampio e variegato. Si spazia dal ritorno dell’energia nucleare, un argomento che sembrava essere uscito dall’agenda pubblica, alla transizione energetica garantita a tutti i paesi, alla gestione e prevenzione delle pandemie. Si affronta anche la questione vitale della salvaguardia e dell’equa distribuzione dell’acqua nel mondo. Tra le sorprese, emerge l’importanza dell’intelligenza artificiale, che ha rappresentato sia un’opportunità che una sfida nei recenti decenni.

L’intelligenza artificiale non costituisce solo un problema perché può creare realtà virtuali capaci di distorcere la realtà vera e le relative informazioni, ma anche perché il suo controllo legale risulta e risulterà complesso. Questo è dovuto alla velocità con cui la tecnologia si sviluppa, mentre i processi legislativi dei vari paesi sono intrinsecamente lenti. Questa esperienza è simile a quella vissuta con l’avvento di Internet e dei social media, dove il controllo e la legislazione hanno faticato a tenere il passo con lo sviluppo tecnologico, portando a disastri come la violazione della privacy e la diffusione delle fake news, capaci persino di influenzare la politica globale.

È importante notare che la potenziale pericolosità dell’intelligenza artificiale potrebbe superare quanto già sperimentato, diventando una delle emergenze più pressanti di questo decennio. Durante i seminari a Erice, gli 80 scienziati partecipanti hanno operato guidati da un preciso codice etico. Questo codice sottolinea che ogni sforzo scientifico dovrebbe mirare al miglioramento delle condizioni di vita mondiali e che ogni decisione deve tenere conto delle realtà sociali dei diversi paesi.