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Dissalatore, sopralluogo a Trapani del commissario per l’emergenza idrica

Il commissario per l’emergenza idrica in Sicilia Nicola Dell’Acqua ha fatto oggi un sopralluogo al dissalatore di Trapani per valutare il suo ritorno in funzione.

Ormai sembrerebbe esserci qualche certezza in più. Il dissalatore di Trapani dovrebbe tornare in funzione nell’ambito degli interventi disposti dalla Regione per fronteggiare l’emergenza idrica in Sicilia. L’impianto attiguo alla via del Sale è tra quelli che si punta a riattivare con una spesa di 100 milioni di euro e per cui c’è già il via libera del governo nazionale. Il dissalatore di Trapani è fermo dal 2014 ma un’anno prima del suo spegnimento venne rifatta la condotta a mare, un aspetto evidenziato nel corso del sopralluogo del commissario per l’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua accompagnato dai responsabili dell’assessorato regionale all’energia e di Siciliaque. Oltre all’impianto di dissalazione, il commissario Dell’Acqua è stato anche nella stazione di pompaggio che si trova in un ex mulino, l’unico con le piastrelle verdi. Ma le strutture, in disuso e abbandonate da dieci anni, sono ormai inutilizzabili, ad eccezione della condotta a mare. Tra l’altro l’impianto di dissalazione trapanese, che in questo anni è stato lasciato in condizioni di abbandono, risale ai primi degli anni Novanta ed usava infatti una tecnologia ormai vecchia e ampiamente superata, con costi di gestione molto alti ed una qualità dell’acqua non proprio ottimale. Si punterà quindi su una nuova tecnologia. Ciò che resta delle vecchie strutture, dopo anni di danneggiamenti e furti, si avvierebbe dunque ad essere smontato ed al suo posto saranno messi i moduli del nuovo dissalatore. Ma modalità e tipo di tecnologia è ancora da definire. Di sicuro c’è che le procedure saranno gestite a livello nazionale. Bisogna poi velocizzare il tutto per fare ripartire la dissalazione dell’acqua marina con una produzione idrica di diverse centinaia di litri al secondo che servirà ad assicurare il fabbisogno a livello di sovrambito. Quindi con una prospettiva regionale che guarda alla Sicilia e non solo al contesto locale.

Mario Torrente

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