Maria Antonietta, 83 anni, vive nella zona di piazzetta del Tramonto uno dei più suggestivi angoli di Trapani, incastonato tra il villino Nasi e la torre di Ligny.
Lì i turisti, a due passi dal mare, si godono, sorseggiando un drink o un calice di vino, tramonti mozzafiato, caratterizzati da un gioco di colori che ammalia, rapisce, fa sognare.
A due passi da quel paradiso, ad inizio estate, però, si è consumato un fatto brutto di cui è stata vittima proprio Maria Antonietta.
La donna ha subito un tentativo di truffa con la tecnica del finto incidente stradale.
È stata contattata telefonicamente da un falso maresciallo dei carabinieri.
«Sua figlia ha investito un bambino che ora è in fin di vita, ma possiamo mettere le cose a posto per scongiurarle guai giudiziari».
Mettere le “cose a posto”, però, significava mettere mano al portafogli.
Di quell’episodio, Maria Antonietta non ne vuole parlare per non rinnovare lo spavento e il trauma subito.
A parlare, invece, è la figlia, Teresa Cassisa, affinché la brutta esperienza vissuta dalla madre possa servire ad altri anziani per evitare di essere raggirati e vittime di truffa.