Il commissario straordinario del Libero Consorzio dei Comuni di Trapani, ha reso noto in una nota alla stampa «di avere adottato in data odierna con il decreto n. 146 del 24 dicembre 2021 la modifica del Piano Triennale del fabbisogno del personale per l’anno 2021, atto propedeutico per avviare le procedure di stabilizzazione del personale precario».

La questione della stabilizzazione, infatti, è stata definitivamente affrontata e risolta dalla Corte dei Conti-Sezione di Controllo per la Regione Siciliana con una deliberazione (n. 196 del 20 ottobre 2021), depositata appena ieri, 23 dicembre. La Corte dei Conti s’è espressa proprio su richiesta di parere avanzata dal Commissario straordinario Cerami.

La magistratura contabile ha innanzi tutto ricostruito la travagliata evoluzione normativa degli Enti di area vasta e del personale da essi utilizzato dopo la legge regionale 15/2015, di fatto dando ragione ai principi giuridici richiamati nel quesito dal Libero Consorzio dei Comuni di Trapani. In pratica la Corte dei Conti ha rimosso alcuni ostacoli interpretativi alla legge regionale 15/2015 e alla legge regionale 9/2020, in base ai quali i precari delle ex province venivano esclusi dalla stabilizzazione.

Interpretazioni restrittive per altro in aperto contrasto con la legge Madia, varata dallo Stato nel 2017, proprio per risolvere le problematiche del precariato e aprire alla stabilizzazione ponendo fine alla procedura di infrazione dell’Italia all’ordinamento comunitario in materia di lavoro a termine. Mentre ai comuni la stabilizzazione è stata consentita fin dal 2016, gli enti di area vasta (e tra questi le ex Province Regionali) ne sono stati esclusi.

Quello della stabilizzazione è stato uno dei maggiori problemi affrontati dal Commissario straordinario Cerami. I dipendenti legati all’ex Provincia Regionale da un contratto di lavoro a tempo determinato hanno subito le maggiori conseguenze della grave situazione finanziaria dell’Ente.