Tra socialismo e antifascismo; storia della famiglia Spatola di Paceco

“Un uomo in rivolta”, scritto da Alberto Barbata, racconta la storia di Giacomo Spatola, sindacalista perseguitato dal fascismo, e del figlio Carlo, partigiano impiccato a Padova nel 1944 dai nazifascisti.

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Il volume, lavoro di ricerca storica di Alberto Barbata, sarà presentato domani con inizio alle 17.30 biblioteca comunale di Paceco, di cui l’autore fu direttore. Un lavoro prezioso che ricostruisce la storia di Giacomo Spatola, della famiglia Spatola e della nascita del fascio dei lavoratori a Paceco. Una storia che “non è solo locale, secondo i parametri della ricerca storiografica, ma è la storia del basso della vicenda umana di Sicilia”. Lo scrive nella prefazione il compianto professore Salvatore Costanza. Queste poche righe un’altra perla di questo libro pubblicato per volontà dell’ANPI provinciale e del sindacato pensionati della CGIL. Un testo che l’autore ha tenuto per anni nel cassetto e del quale il professore Costanza ebbe il piacere di scrivere la prefazione poco prima della sua morte. La pubblicazione dell’ANPI e dello SPI CGIL è legata anche al fatto che nelle ultime pagine, a margine della storia di Giacomo Spatola e della famiglia Spatola, protagonisti del socialismo e delle lotte contadine fin dai primi del 900, c’è anche il racconto della vita di Carlo Spatola, partigiano, nome di battaglia Cloridano che il 9 dicembre del 1944, a 26 anni, fu impiccato con altri 4 compagni alle porte di Padova, mentre altri due partigiani furono fucilati. Al partigiano pacecoto domani, vigilia della Giornata della Memoria, sarà intitolata una strada e una pietra della Memoria sarà collocata di fronte al palazzo della famiglia Tranchida dedicata ad Antonino Tranchida, pacecoto che patì la deportazione.

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