Quanto si è verificato al CPR di Milo ha suscitato una serie di reazioni politiche, con numerosi interventi che si sono susseguiti in queste ore:
“Quanto sta succedendo al Centro di permanenza per i migranti di Milo, in provincia di Trapani, è gravissimo ed è la dimostrazione di come questi siano luoghi inumani. A seguito di un incendio che ha reso inagibile grossa parte della struttura più di cento migranti sono costretti a vivere da tre giorni senza un tetto sulla testa, all’addiaccio, al freddo e in condizioni estreme, umilianti. Le 140 persone trattenute, colpevoli di essere ‘irregolari’ o richiedenti di asilo, sono state spostate in uno spazio che può ospitarne poco più di dieci. Una situazione insostenibile che sta creando molte proteste tra i migranti che, da quanto riportano i giornali e i volontari delle associazioni, sono represse duramente dalle Forze dell’Ordine. Quello che sta avvenendo a Milo è la dimostrazione che i Centri di permanenza per i migranti sono luoghi di privazione dei diritti fondamentali, lager dove non sono rispettati gli standard minimi, dove non c’è nessun rispetto per le persone trattenute e per i diritti fondamentali dei migranti. E’ necessario risolvere al più presto questa situazione e trovare soluzioni adeguate per chi è trattenuto a Milo. Ma, soprattutto, è ora che questi posti vengano chiusi definitivamente”.
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
Questa, invece, la dichiarazione dell’eurodeputato Pietro Bartolo su CPR di MILO. “Sono in contatto da qualche giorno insieme alla Federazione del Pd di Trapani, con operatori e associazioni del territorio per comprendere i contorni reali di quanto accaduto al CPR di Milo e mi sono attivato con i parlamentari nazionali del mio partito affinché il Governo Meloni riferisca in aula sul caso. Di certo c’è che il livello di servizi e di assistenza all’interno del Cpr di Milo come di altri Cpr sul territorio è ai minimi storici. I migranti sono abbandonati a loro stessi, rinchiusi come in un carcere. Vengono sistematicamente disattesi tutti i diritti garantiti a chi è in attesa di rimpatrio. L’Europa non può far finta di non vedere cosa accade in Italia”.
“Quanto sta accadendo in queste ore nel Cpr di Milo a Trapani e’ davvero preoccupante. Secondo fonti di stampa, a seguito di un incendio, piu’ di 100 persone sarebbero costrette a vivere in uno spazio destinato a 10 e, per questo, esposti anche alla pioggia e al freddo. Come se non bastasse, le proteste dei migranti sarebbero state represse duramente. Ancora una volta, sono i piu’ deboli a soffrire le conseguenze degli scellerati provvedimenti di questo governo in tema di immigrazione: molte di queste persone, prima del decreto Cutro, avrebbero avuto accesso al sistema di accoglienza e di integrazione italiano. Chiederemo al Ministro dell’Interno di fare immediata chiarezza su questa vicenda che, se confermata, comporterebbe una palese e grave violazione dei diritti umani”. Cosi’ i deputati del Pd Giovanna Iacono ed Anthony Barbagallo.