I disordini scoppiati nelle carceri di Favignana hanno riportato l’attenzione sulla necessità di ripristinare la base navale della polizia penitenziaria. Il contingente inviato da Trapani, infatti, ha incontrato difficoltà a raggiungere tempestivamente la casa di reclusione, come denunciato dal sindacato di categoria Sappe.
I poliziotti penitenziari, armati e in tenuta antisommossa, per arrivare sull’ isola hanno dovuto imbarcarsi su un traghetto insieme con gli i altri passeggeri. “La compagnia di navigazione – sottolinea il segretario generale Donato Capece – ha persino eccepito che gli agenti avrebbero dovuto pagare il biglietto, un’ulteriore dimostrazione dell’assurdità della vicenda e della necessità di un intervento urgente”.
Secondo Capece, “questa situazione, oltre a rappresentare un grave disagio operativo, evidenzia le conseguenze negative derivanti dalla chiusura della base operativa di Trapani, che ha privato il Corpo di polizia penitenziaria di un mezzo autonomo per intervenire con tempestività ed efficienza nelle emergenze”.
Alla luce di quanto accaduto, il sindacato ha chiesto al sottosegretario Andrea Delmastro e al capo del Dap, Lina Di Domenico, “un intervento immediato e adeguato, in linea con le prerogative di un’Amministrazione che deve garantire l’indipendenza e l’efficacia operativa della polizia penitenziaria, senza vincoli logistici”.