Trapani ed i suoi monumenti storici: al via i lavori a Torre di Ligny

Il cantiere per il rifacimento del prospetto principale e la sistemazione della terrazza e degli infissi

di Mario Torrente

Il focus dedicato ai monumenti ed al patrimonio storico del territorio. A Torre di Ligny sono partiti di recente i lavori per il rifacimento del prospetto principale e la sistemazione della terrazza e degli infissi.

È sicuramente uno dei luoghi simbolo di Trapani, carico di storia e significato. Un monumento che trasmette il legame della città con il mare. Anzi, con i mari, visto che, secondo la tradizione, davanti questi scogli il mar Tirreno si incontra con il Canale di Sicilia. La Torre, che risale al 1671, necessitava di interventi per il rifacimento della facciata principale, quella che guarda verso il centro storico. Ma nei lavori è prevista anche la sistemazione del terrazzo e degli infissi. La conclusione dei lavori e la riapertura di Torre di Ligny, per come prospettato dal responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Trapani Orazio Amenta, dovrebbe avvenire nel periodo pasquale.

Torre di Ligny venne costruita, durante la dominazione spagnola nell’isola, su ordine del principe di Ligne, viceré di Sicilia, da cui prese il nome. Faceva parte, assieme alle altre fortificazioni presenti lungo costa, del sistema di difesa contro le incursioni piratesche, molto frequenti nel 1500 e nel 1600. Da queste torri di avvistamento partivano i segnali di allarme, come fuochi e colpi di cannone, in caso di attacchi dei corsari barbareschi e turchi. Una sorveglianza del mare e della costa che veniva assicurata dai “torrari” che comunicavano tra di loro a distanza, da una torre all’altra, attraverso un sistema di segnalazione visiva. E Torre di Ligny, nell’ambito di questo “cordone di sicurezza”, era tra la Torre di San Giuliano, nel litorale di San Cusumano, ed il castello della Colombaia, che a suo volta poteva ricevere e trasmettere la presenza di navi di pirati alla Torre di Nubia e da qui nella Torre di Marausa, continuando così per gli altri presidi. Dall’altro lato c’erano invece le Torri di Bonagia, di San Giovanni, a Monte Cofano, di Makari e San Vito lo Capo per proseguire lungo la costa verso Castellammare del Golfo.

Insomma, si tratta di una autentica capsula del tempo, che porta indietro di secoli, che in origine si trovava tra gli scogli a Ponente della città di Trapani. Successivamente, oltre cento anni dopo la sua costruzione iniziata nel 1871 (venne inaugurata la prima domenica del 1872 durante il periodo della ricolta della fame), nel 1806 venne collegata alla terraferma attraverso un passaggio. Durante la seconda guerra mondiale fu poi usata dalla Regia Marina come postazione antiaerea. Venne restaurata nel 1979 e nel 1983 divenne il Museo Civico di Preistoria, ospitando il Museo del mare e diverse iniziative e mostre allestite nella sue sale interne e nella grande sala conferenze dedicata a Sebastiano Tusa. Dunque un monumento che oggi rappresenta un importante contenitore culturale, carico di storia e significato, sicuramente uno dei simboli della città e del suo legame con il mare. Un punto da dove, per i trapanesi doc, inizia l’Italia. E da dove si guarda verso il mar Mediterraneo proiettandosi in tutte le sue sponde. Quasi fosse un ponte tra Africa, Sicilia ed Europa.