Appalti all’Università di Messina: l’ex rettore Cuzzocrea rinviato a giudizio

L’Università di Messina ancora al centro di scandali e sotto la luce dei riflettori della giustizia. Il caso è quello delle presunte irregolarità segnalate dall’Anac già nell’aprile del 2022 per il capitolo appalti. Sono sei le persone rinviate a giudizio. Tra queste, anche l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea.

L’inchiesta ha messo in discussione la gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi per l’ateneo peloritano. Secondo la procura, ci sarebbero stati illeciti nelle procedure di assegnazione, con presunte irregolarità che avrebbero favorito alcuni operatori economici. Anche l’Università di Messina si è costituita parte civile nel procedimento.

Processo al via il prossimo 4 giugno. Per l’accusa i reati ipotizzati sono turbativa d’asta e falso in atto pubblico. A giudizio, oltre all’ex rettore e al direttore generale Bonanno, anche sei imprenditori. Si tratta di Daniele Renna di Catania, Raffaele Olivo di Gorizia, Giuseppe Cianciolo di Palermo, Santo Franco di Gangi, Michelangelo Geraci di Mussomeli e Rosaria Irene Ricciardello, ex sindaca di Brolo. Due di loro, Olivo e Renna, hanno patteggiato una pena di dieci mesi e 600 euro di multa.

Gli avvocati di Cuzzocrea hanno sostenuto la legittimità delle procedure adottate, richiamando in aula il Decreto Semplificazioni, ed evidenziando come le decisioni assunte fossero state approvate dall’allora Consiglio di amministrazione dell’Ateneo.