La Corte Costituzionale ha stabilito l’aumento delle pensioni di invalidità civile ad un minimo di € 516,46. Con sentenza del 23 giugno scorso la Consulta ha stabilito che 285,66 euro mensili, previsti dalla legge per le persone totalmente inabili al lavoro per effetto di gravi disabilità, non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita. È perciò violato il diritto al mantenimento che la Costituzione (art.38) garantisce agli inabili. È stato quindi affermato che il cosiddetto “incremento al milione” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto per vari trattamenti pensionistici dall’art. 38 della legge n. 448 del 2001 , debba essere assicurato agli invalidi civili totali (100%), senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età, attualmente previsto dalla legge. La Corte ha stabilito che la propria pronuncia non avrà effetto retroattivo e dovrà applicarsi soltanto per il futuro, a partire dalla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.
La Presidente dell’A.N.M.I.C. (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) sede provinciale di Trapani, Rosaria Nolfo, esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, una vittoria per l’Associazione, ente che in Italia ha la tutela e la rappresentanza della categoria, che già dal 2008 con una raccolta di firme invocava un intervento del legislatore per tale riconoscimento.

La presidente di ANMIC Trapani, Rosaria Nolfo