È stata fissata in circa 9mila euro la sanzione delle autorità marittime tunisine per il dissequestro del peschereccio di Marsala “Nuovo Maria Lucia” fermato in mare due giorni fa. Secondo la guardia costiera tunisina il peschereccio era impegnato in una battuta di pesca in acque territoriali tunisine. Il “Nuovo Maria Lucia” è stato costretto a seguire l’unità tunisina fino nel porto di LaGoulette dove si trova ormeggiato con a bordo tre uomini di equipaggio. Michele Fumusa, capitano e armatore e altri due marittimi. I vertici della cooperativa di pesca di cui fa parte il peschereccio marsalese ha reso noto che i componenti dell’equipaggio «vengono trattati bene» e che la vicenda viene seguita dall’ambasciata italiana in Tunisia e dal comando generale delle capitanerie di porto di Roma. Il sequestro del «Nuova Maria Lucia» riporta alla attenzione la questione della definizione certa della posizione in mare delle unità da pesca. Il peschereccio marsalese, unità che solitamente si dedica alla pesca del pescespada, è lungo meno di dodici metri e pertanto non ha l’obbligo del dispositivo GPS che consente alle capitanerie di porto italiane di controllare i movimenti e la rotta delle imbarcazioni.