Incontro formativo tra gli studenti dell’Istituto comprensivo Pascoli-Pirandello di Castellammare del Golfo e i militari del Comando Provinciale di Trapani della Guardia di Finanza. L’evento ha avuto come fulcro il delicato tema del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, puntando alla sensibilizzazione dei più giovani sui rischi e le conseguenze legate a questa problematica.
La giornata si è aperta con un’introduzione a cura del Comandante e di alcuni militari della Compagnia di Alcamo. Durante l’intervento, è stata evidenziata la pericolosità sociale e individuale legata all’uso e al traffico di droghe, illustrando le attività messe in campo dal Corpo per contrastare tale fenomeno criminale. Un momento particolarmente significativo è stato dedicato al ruolo del traffico di stupefacenti come principale fonte di finanziamento per la criminalità organizzata, sottolineando l’importanza della lotta a tali attività per tutelare la sicurezza e la legalità sul territorio.
Grande entusiasmo tra gli studenti ha suscitato la dimostrazione pratica di controlli antidroga, effettuata dalle unità cinofile della Guardia di Finanza. Protagonisti dell’esibizione due cani antidroga, Lamon, pastore tedesco di due anni, e Icaro, di cinque anni, entrambi in dotazione al Gruppo di Trapani. I militari conduttori hanno spiegato come l’attività di ricerca dello stupefacente venga vissuta dai cani come un gioco, che permette loro di esaltare le innate capacità olfattive e l’istinto predatorio.
Il successo di tali operazioni dipende dal forte legame tra il cane e il suo conduttore, un’intesa costruita attraverso un lungo e scrupoloso addestramento. Questo binomio, affinato per operare efficacemente in qualsiasi condizione, si dimostra spesso determinante per l’esito positivo delle attività di servizio.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per avvicinare i giovani al concetto di legalità e responsabilità civica. La Guardia di Finanza, con questo tipo di iniziative, rinnova il proprio impegno verso le nuove generazioni, ribadendo come l’educazione alla cultura della legalità costituisca il pilastro fondamentale per una convivenza civile e per lo sviluppo del futuro del Paese.