Di Nicola Baldarotta
Giuseppe Pagoto è di nuovo il sindaco delle Egadi. Con una vittoria costruita sezione dopo sezione, l’ex primo cittadino torna alla guida del Comune di Favignana, imponendosi sull’avversario Francesco Sammartano con un margine significativo, soprattutto sull’isola madre, dove ha distanziato il rivale di 89 voti.
I risultati definitivi parziali raccontano un successo solido. A Levanzo, Pagoto ha raccolto 95 voti contro i 24 di Sammartano, mentre a Marettimo si è registrato un perfetto equilibrio: 181 a 181. Ma è a Favignana, cuore pulsante dell’arcipelago, che il distacco è stato determinante. Nella sezione 3, Pagoto ha ottenuto 241 voti, superando di gran lunga i 180 dello sfidante. Anche nelle sezioni 1 e 2 il vantaggio si è mantenuto, rispettivamente con 224 a 204 e 256 a 241. Solo nella sezione 4 Sammartano è riuscito a prevalere, con 186 voti contro i 179 di Pagoto.
Il ritorno di Pagoto rappresenta una pagina significativa della politica egadina, dopo una stagione di forti contrapposizioni politiche e mediatiche. Già sindaco in passato, era stato al centro di vicende giudiziarie e polemiche che ne avevano messo in discussione la figura pubblica, non senza aspre prese di posizione da parte della stampa locale e regionale. Tuttavia, non avendo avuto condanne definitive, Pagoto ha potuto ripresentarsi agli elettori e la vittoria odierna segna un chiaro atto di fiducia da parte della comunità.
Nel corso della campagna elettorale, Pagoto ha puntato su un messaggio di esperienza, concretezza e rilancio per le Egadi, mettendo al centro temi come la sanità territoriale, la gestione sostenibile del turismo, i trasporti marittimi e la difesa delle specificità insulari. Dall’altra parte, Sammartano ha provato a incarnare il cambiamento e la rottura con il passato, ma l’esito del voto ha mostrato che la maggioranza degli elettori ha preferito affidarsi a una figura già conosciuta e radicata.
Ora si apre una nuova fase per l’arcipelago, con grandi aspettative e sfide. Pagoto sarà chiamato a riconciliare una comunità divisa e a dimostrare, con i fatti, che il suo ritorno alla guida del Comune non è un passo indietro, ma una nuova occasione per costruire un futuro migliore per Favignana, Levanzo e Marettimo.