Allarme qualità della vita nelle città siciliane. Secondo l’ultima indagine del Sole 24 Ore, dedicata al benessere di bambini e anziani, Trapani si colloca all’ultimo posto in Italia per gli over 65, mentre Palermo scivola al 103esimo posto su 107 province per i più piccoli.
L’indagine, pubblicata oggi e presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento, misura da cinque anni il benessere delle fasce più fragili: anziani, giovani e bambini. Nelle ultime 20 posizioni delle tre graduatorie, dominano le province del Sud: 19 su 20 per l’infanzia, 15 su 20 per gli anziani. In Sicilia, tutte le province scivolano nella parte bassa della classifica:
Messina è 92ª, Siracusa 97ª, Catania 101ª, Ragusa 102ª, Palermo 103ª, Trapani 106ª e Caltanissetta chiude al 107° posto.
Un quadro desolante, che denuncia carenze gravi nei servizi per l’infanzia e nell’assistenza agli anziani. Federica Badami, segretaria generale della CISL Palermo Trapani, interviene duramente:
“Non ci sorprende che Palermo e Trapani siano in fondo alla classifica. Il degrado sociale sta peggiorando le condizioni di tante famiglie. Serve un piano straordinario per le periferie”. La CISL propone un intervento urgente su quartieri degradati, edilizia popolare, servizi socio-sanitari e spazi aggregativi per anziani e bambini.
“Nessuno può agire da solo – aggiunge Badami –. Serve un’alleanza tra istituzioni, comunità e parti sociali. Solo così possiamo costruire un welfare davvero inclusivo”.
Al centro dell’appello anche la rigenerazione urbana: “Recuperare edifici abbandonati, riqualificare aree dismesse e creare spazi verdi per rilanciare la vivibilità dei nostri quartieri”. Un messaggio forte dalla CISL: invertire la rotta prima che il divario sociale diventi irreversibile.