Un piano infrastrutturale, sostenuto dall’intero sistema camerale siciliano che il vicepresidente Alessandro Albanese ha definito “facile e di poco costo”, per cui si chiede ai governi nazionale e a quello regionale il finanziamento in tempi brevi”.

Rispunta l’ipotesi del ponte sullo stretto ma Uniocamere pone con più urgenza l’accento sulla individuazione di 13 nodi logistici interconnessi fra loro e con la rete viaria e ferroviaria e con le aree Zes destinate ad accogliere i nuovi investimenti produttivi esteri. Forte l’indicazione per una visione aeroportuale unica e integrata dell’isola che non ponga in competizione gli scali di Palermo o Catania, e Trapani o Comiso.

L’hub aeroportuale per Unioncamere si fa se si sta nel mercato, se si fanno parlare gli operatori, se si fanno le privatizzazioni e se si tratta con le compagnie low cost. Tra gli ospiti alla presentazione del piano e chiamato ad intervenire nel tavolo di confronto sulle infrastrutture anche il presidente di Airgest Salvatore Ombra

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