Prevedere un “calmiere energetico” che fissi un tetto massimo al prezzo dell’energia sul mercato; costituire un fondo di solidarietà per aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere i costi legati al rincaro dell’energia; prorogare, semplificare e rafforzare – per tutta la durata dell’emergenza energetica – il credito d’imposta per le imprese; rateizzare, in tempi economicamente sostenibili, il pagamento delle bollette emesse durante lo stato di emergenza.

Sono alcune delle proposte contenute nella piattaforma redatta da Cna, Cgil e Uil Trapani al fine di contrastare il caro energetico. Una piattaforma che il segretario provinciale Cna Trapani Francesco Cicala e i segretari generali di Cgil e Uil Trapani Liria Canzoneri e Tommaso Macaddino avevano anticipato nel corso della manifestazione pubblica e del sit-in del 17 ottobre scorso davanti la prefettura di Trapani. Ora le tre sigle sindacali chiedono con una lettera indirizzata ai sindaci e ai presidenti dei consigli comunali della provincia di Trapani che tale piattaforma venga inserita e, dunque, approvata all’ordine del giorno dei prossimi consigli comunali, in sessione straordinaria e aperta.

Insomma una richiesta insieme funzionale alla proposta e alla riappropriazione dei consigli comunali di un loro ruolo politico nei confronti dei governi regionale e nazionale. “Lo stesso – spiegano Cicala, Canzoneri e Macaddino – stanno già facendo tantissimi comuni della Sicilia, per far arrivare alle istituzioni il grido di aiuto di famiglie e imprese. Il rischio concreto – aggiungono – è la tenuta sociale del nostro Paese, considerando che agli aumenti sconsiderati per il costo dell’energia si aggiungono quelli relativi all’aumento dell’inflazione e del costo dei beni di prima necessità, che hanno come conseguenza l’impoverimento delle famiglie e la crescita delle diseguaglianze sociali