Trapani, un flash mob in memoria di tutte le donne uccise

«Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima».

È iniziato così il toccante momento organizzato dal Comune di Trapani davanti palazzo Cavarretta, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, celebrata ieri 25 novembre: con la poesia di Cristina Torre Cáceres, artista e attivista peruviana.

Una poesia che, soprattutto dopo la morte di Giulia Cecchettin, è diventata simbolo di una lotta alla violenza e che, ieri sera, è stata interpretata da Josefina Torino.

Poi un flash mob realizzato dalle ragazze del Classic Ballet School di Sandra Giorgetti e Giorgia Alestra, seguito da vari momenti di riflessione.

«Le violenze, purtroppo, sono tante – ha detto una cittadina durante il suo intervento – e ricordiamo che uno sguardo o una parola fa lo stesso dolore di un pugno. Smettiamo di avere un atteggiamento di cura e iniziamo a volare, a pretendere la nostra dignità. Dipende tutti da noi».

Tante, poi, le voci che sono seguite per gridare “Adesso Basta”: consiglieri (di Trapani e di Erice), assessori, volti noti al mondo della politica e dello sport (come la Handball Erice), cittadini semplici e bambini. Tutti uniti contro la violenza.

Un momento necessario per onorare la memoria delle vittime di femminicidio ma anche un’occasione per pianificare le azioni future da organizzare per lavorare in concreto sul tema, coinvolgendo tutte le sensibilità che già operano nel territorio.

«Diamo un volto a queste donne – ha detto la presidente del Consiglio comunale di Trapani, Anna Lisa Bianco – e lavoriamo immediatamente per creare gli adeguati strumenti. Motivo per cui, nei prossimi giorni, sarà convocato un tavolo tecnico per coinvolgere tutta la comunità cittadina».

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