Ieri mattina nel porto di Trapani ha fatto ingresso la nave Ocean Viking, unità norvegese di SOS Mediterranée, Organizzazione Non Governativa costituita da un network europeo composto da associazioni in Italia, Germania, Francia e Svizzera. L’imbarcazione ha attraccato alle 11 in punto, con a bordo 114 persone salvate in mare. Cittadini stranieri che fuggono da guerre, carestie, regimi totalitari, o più semplicemente che fuggono dalla povertà alla ricerca di un futuro migliore per se stessi e per i propri figli.
Polizia e carabinieri sono stati impegnati in servizio di ordine e sicurezza pubblica, mentre personale dell’ASP, della sanità marittima, della Croce Rossa e di associazioni di volontariato hanno provveduto alla prima fase di accoglienza e ai primi accertamenti sanitari. I migranti adulti risultati negativi ai tamponi anticovid sono stati scortati presso il centro di identificazione di Milo, mentre dopo l’identificazione minorenni e soggetti vulnerabili sono stati accompagnati presso apposite strutture. I soggetti positivi ai test covid sono stati sottoposti al periodo di quarantena a bordo della nave Adriatica della Grandi Navi Veloci, che naviga in rada poco al largo delle coste trapanesi.
Le autorità marittime italiane hanno autorizzato lo sbarco nel porto di Trapani due giorni fa. I 114 migranti si trovavano da giorni sulla nave Ocean Viking. Tra loro bambini con meno di due anni e due neonati salvati dieci giorni fa nel Mediteranneo. Al momento della comunicazione da parte delle autorità marittime, la nave navigava al limite delle acque territoriali italiane vicino alla Sicilia. In questi giorni hanno operato nel canale di Sicilia altre due navi di ong con circa 650 migranti a bordo: la Geo Barents di Medici senza frontiere e la Sea Watch 3.