Strage di Alcamo Marina, ricordati i carabinieri Falcetta e Apuzzo

Una verità ancora lontana. Una strage, quella di Alcamo Marina, avvolta nel mistero. Il 27 gennaio del 1976 venivano uccisi l’appuntato Salvatore Falcetta e il carabiniere Carmine Apuzzo. Questa mattina l’Arma li ha ricordati con una messa celebrata, dal cappellano militare don Salvatore Falzone, nella chiesa Maria Santissima della Stella. I carabinieri, nel giorno in cui ricorre il 49esimo anniversario della strage, hanno voluto onorare la memoria dei loro colleghi, assassinati da soggetti ancora oggi sconosciuti

Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio di 49 anni fa, il diciannovenne Apuzzo, di origini campane e il trentacinquenne Falcetta di Castelvetrano, furono sorpresi nel sonno. Gli assassini si introdussero ni locali della casermetta “Alkamar” dopo aver forzato la porta mediante l’utilizzo di una fiamma ossidrica.
La tragica scoperta avvenne l’indomani mattina, all’alba, quando gli uomini della scorta dell’allora segretario dell’ MSI Giorgio Almirante, nel transitare lungo la strada statale che costeggia la località turistica, notarono la porta della caserma completamente divelta e una volta entrati all’interno dei locali rinvennero i corpi dei due carabinieri .
Al termine della celebrazione eucaristica, alla presenza delle autorità militari, civili, dei familiari delle vittime e dei rappresenti dell’ Associazione Nazionale Carabinieri di Alcamo, è stata deposta una corona di alloro presso la stele commemorativa dell’eccidio.
Dal 2016, il lungomare di Alcamo Marina è intitolato ai due giovani Carabinieri vittime della strage.

La strage, però, ha avuto anche un’altra vittima: Giuseppe Gulotta. Condannato alla pena dell’ergastolo per il duplice omicidio, venne assolto, nel processo di revisione, dopo aver trascorso in carcere 21 anni.