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sabato, Aprile 20, 2024
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“La grande città è possibile se parliamo di Grande Erice”

L’opinione dell’avvocato Valentina Villabuona, presidente provinciale del PD

L’avvocato Valentina Villabuona, presidente provinciale del Partito Democratico della provincia di Trapani, interviene a titolo personale sul dibattito per la nascita della cosiddetta “Grande Città” .
Credo che un progetto vero sulla grande città da presentare ai cittadini oggi non lo abbia nessuno – afferma – e che è necessario aprire il confronto con professionisti di alto livello, perché i cittadini e le cittadine meritano di conoscere i vantaggi e gli svantaggi di questa operazione prima di essere chiamati ad esprimere la loro opinione attraverso un referendum“. 
Ammette di essere sempre stata favorevole ad una seria rettifica dei confini: “Non posso fare finta di non vedere che i due territorio hanno tanto in comune, le strade, le abitudini ed è vero che in parte rappresentano un’unica comunità. 
Se questo è vero per Casa Santa, però Erice capoluogo (vetta), pizzolungo, bonagia (una piccola parte è del comune di Erice)  rappresentano un’altra storia che va tutelata. E allora se la politica vuole essere davvero seria e coerente lavori per proporre un progetto ambizioso ai cittadini dei vari comuni che preveda da una parte la Grande città, ma dall’altra la Grande Erice che sia punto di riferimento dell’agro ericino con la vetta e pizzolungo, Valderice e almeno buseto e che ci riportino al Comune di Monte San Giuliano”. 
Per la Villabuona è necessario agire in modo tale che nessuno si senta la periferia degli altri: “Per fare questo allora non può bastare la Grande Città che soddisfa i trapanesi, ma bisogna dare agli ericini che andrebbero a cedere una grande porzione del proprio territorio una visione e una prospettiva più ampia, che rispetti la storia di Erice che è conosciuta nel mondo.  Solo se tutti si sentiranno protagonisti di un nuovo inizio, saremo capaci di riscrivere la morfologia e la storia dei nostri comuni, diversamente rimarrà per l’ennesima volta un tema elettorale dimenticato all’insediamento dei nuovi consigli comunali”.

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