In questi giorni è stata una corsa a donare; in particolare, kit di protezione e ventilatori.
Dalle nostre parti non ci sono gli Agnelli tanto meno la famiglia Berlusconi. Ma i trapanesi hanno voluto far sentire il loro grande cuore con più o meno piccoli grandi gesti di solidarietà verso chi ha più bisogno. E ad averne più bisogno sono certamente i nosocomi ed il personale medico che, da settimane, è in prima linea contro il Covid 19. Tutto è iniziato con la raccolta fondi dell’associazioni Agorà e Trapani per il futuro, ideata da 2 ragazze trapanesi, in favore del Sant’Antonio Abate. Qualche giorno dopo, l’azienda Boutique della Tenda donò 500 mascherine all’Asp 9 ed altre centinaia ad ATM, Polizia Penitenziaria e Comune di Trapani. Da quel giorno, in tanti, hanno voluto seguire l’esempio in questa emergenza sanitaria che ancora sembra senza fine. L’Ordine dei Commercialisti e singoli imprenditori, come Alessandro Costa, hanno donato tre ventilatori polmonari con maschere oronasali per terapia semintensiva e, il patron del Cinema Ariston, anche 30 kit di protezione per il personale del reparto di rianimazione. Il Lion Club di Trapani, invece, ha voluto consegnare 1500 euro al presidio ospedaliero di Casa Santa per l’acquisto di materiale sanitario. Ma in tanti si sono attivati, anche a riflettori spenti, per dare il loro contributo alla Sanità del territorio. A Marsala, invece, è stato firmato dal sindaco Alberto Di Girolamo per il Comune, da Vito Puccio per la Fondazione San Vito Onlus e da Don Francesco Fiorino per l’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo un accordo di collaborazione per aiutare soggetti con disagio socio-economico e familiare. L’accordo, alla luce dell’emergenza Coronavirus che ha aumentato il numero di cittadini in condizione di bisogno, si propone di attivare sul territorio un’azione sinergica per reperire la spesa, i farmaci o altri beni di carattere primario ai cittadini, consegnandoli a domicilio.