Chiarisco subito: personalmente le serie televisive sono restate sostanzialmente due, La Piovra 1 e Sandokan. Da allora, assai poco mi hanno lasciato le centinaia passate sul piccolo schermo. Ma io non faccio testo…,come minimo sono vintage. Sono un tipo da cinema più che da fiction, ed anche in questo caso, Makari non mi ha fatto particolare impressione, in termini qualitativi, seppur mi sembra che sia cresciuta nel corso delle puntate. Ciò detto, ho trovato davvero stucchevoli, spesso pretestuosi, tanti commenti denigratori. Ci mancherebbe, ognuno ha il diritto di criticare e pensarla come crede sulle “libertà autorali” in sceneggiatura. Ma almeno che si sappia di cosa si parli e soprattutto avere una visione un pò più ampia. Mi spiego: non c’è bisogno di scomodare il Bar Vitelli del Padrino, che ancora campa di rendita a 50 anni di distanza…, per far capire a certi “critici della domenica” che una cosa è la realtà altra la finzione artistica. Come tutti sanno, il locale si trova a Savoca, nel messinese, e non a Corleone dove Al Pacino chiede la mano della sua sposa siciliana. Certo, lì c’era uno dei più grandi divi hollywoodiani mentre nella frazione sanvitese Claudio Gioè; certamente ottimo attore ma in un paragone impietoso. Il parallelismo, tuttavia, non cambia. Cosa rappresentino le location “nella produzione” è assolutamente relativo. Di sicuro, nella decina di milioni di spettatori, coloro che saranno restati incantati dalle nostre bellezze ammirate durante le puntate, dubito che andranno a finire a Marina di Ragusa cercando Makari su google. Inoltre, sarebbe bene ricordare che la Palomar, società produttrice, ha lasciato quasi un milione di euro sul territorio, coinvolgendo ben 337 imprese fornitrici di beni e servizi vari. Per non parlare del denaro che il centinaio di persone coinvolte nel progetto ha speso durante i 103 giorni di riprese in provincia. Ed ancora, la serie dovrà essere distribuita all’estero…,con tutto ciò che potenzialmente ne potrà derivare ulteriormente, in positivo, per gli effetti del cineturismo. Insomma, cosa ci ha tolto la serie? Davvero non capisco certe sterili polemiche. A mio avviso, ce ne fossero di produzioni che scelgano la nostra terra per realizzare fiction, film o tutto quanto possa essere vetrina delle magnificenze paesaggistiche che ci circondano. Poi, se diventa “un capolavoro” ancora meglio…
Massimo Marino
Presidente di Telesud