La privatizzazione possibile degli aeroporti siciliani

La definisce un passo storico in riferimento alla decisione dell’assemblea dei soci della Sac, la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso, puntando sul processo di privatizzazione dei due aeroporti.
Per il Presidente della Regione, Renato Schifani, si tratta di un passaggio che segna un’evoluzione fondamentale per il potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo economico della Sicilia orientale.
Non c’è dubbio, infatti, che l’apertura ai capitali privati, con un controllo pubblico equilibrato, garantirà una gestione più dinamica ed efficiente, in grado di rispondere alle sfide di un traffico aereo in costante crescita.
“Il nostro obiettivo – afferma Schifani – deve essere quello di rendere questi scali sempre più competitivi e centrali nel panorama mediterraneo, migliorando i servizi e aumentando l’attrattività del territorio per investitori e turisti».
«Ora è fondamentale – continua Schifani – che anche Palermo vada nella stessa direzione. La modernizzazione e il rafforzamento delle infrastrutture aeroportuali sono essenziali per il futuro dell’intera regione. L’auspicio è che il percorso avviato in Sicilia orientale possa fungere da modello per una gestione innovativa ed efficace di tutto il sistema aeroportuale dell’Isola».
Non si espone sullo scalo aeroportuale di Trapani-Birgi la cui gestione è affidata alla Airgest e quindi sotto il controllo totale della Regione siciliana. Per Birgi sono stati stanziati in Finanziaria 8 milioni all’anno, per il triennio 2025/2027, che saranno destinati a promuovere i collegamenti aerei e incrementare il traffico passeggeri.
Privatizzare Palermo, probabilmente, nelle intenzioni del Governatore siciliano, potrebbe rappresentare il primo passo per avviare anche la fusione con l’aeroporto Vincenzo Florio e quindi, passare poi alla fase di privatizzazione eventuale. Ipotesi che, però, non trovano riscontro.
L’aeroporto di Birgi, nel frattempo, può usufruire di un altro provvedimento attraverso il quale il governo regionale intende sostenere l’abolizione della tassa comunale sui biglietti aerei per gli scali minori e cioè Trapani Birgi, Comiso, Lampedusa e Pantelleria.
Proposta accolta con grande entusiasmo dal management di Airgest ed anche dal deputato regionale Dario Safina il quale, però, sottolinea la necessità di avere una strategia chiara.
Per Safina “Prima di discutere di privatizzazioni, come nel caso di Palermo, sarebbe fondamentale costruire un vero hub per la Sicilia occidentale, valorizzando il ruolo di Trapani Birgi”. Il deputato PD si chiede, infatti, perché il presidente Schifani parli spesso degli aeroporti di cui la Regione non detiene alcuna quota, mentre su Trapani – dove invece è socio – ci sia un silenzio inspiegabile”.
E rimarca il fatto che serva una visione d’insieme che guardi al futuro del trasporto aereo in Sicilia e che metta al centro le esigenze dei cittadini e delle imprese attraverso il rilancio degli aeroporti minori.

Nicola Baldarotta